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Il nido di falasco (1950)

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Il nido di falasco (1950)



Regia/Director: Guido Brignone
Sceneggiatura/Screenplay: Gaspare Cataldo, Alberto Vecchietti, Guido Brignone
Interpreti/Actors: Umberto Spadaro (Luccio), Liliana Tellini (Viola), Ermanno Randi (Damiano), Savina Morra Greminger [Savina Sandri] (Ines), Pier Luigi Costantini (Argante), Gaetano Verna, Carlo Lombardi, Augusto Di Giovanni, Checco Durante, Pina Piovani, Antonino Nicotra, Giancarlo Nicotra (Michelino), Maria Zanoli, Ettore Jannetti, Cesare Lancia, Lionello Zanchi [Leonello Zanchi], Gorella Gori, Giulio Battiferri, Armando Guarneri, Leo Garavaglia, Amedeo Trilli, Alberto D'Amario, Greta Mandrà
Fotografia/Photography: Augusto Tiezzi
Musica/Music: Ezio Carabella
Scene/Scene Design: Virgilio Marchi
Montaggio/Editing: Jolanda Benvenuti
Suono/Sound: Ovidio Del Grande
Produzione/Production: Romana Film
Distribuzione/Distribution: Romana Film
censura: 8778 del 24-10-1950
Altri titoli: La capanna del peccato, Schicksal am Moor
Trama: Livorno. La giovane prostituta Viola fugge dalla città quando il suo amico viene arrestato per furto. In treno incontra Damiano, un giovane agricoltore benestante, che la invita a passare qualche giorno in Maremma, nella sua capanna di caccia. Lì vivono insieme per qualche settimana e Damiano si innamora della ragazza. Ma quando si presentano i carabinieri con un mandato di comparizione per Viola, egli viene a conoscenza del passato della donna e la caccia via. Dopo qualche tempo Viola gli fa sapere di essere incinta: Damiano, che ne è ancora innamorato, decide di sposarla nonostante l'opposizione dei fratelli. La conduce così a vivere nella capanna, che per l'occasione è stata trasformata in un elegante villino. Nasce il bambino, a cui viene dato il nome di Michelino. Viola trova noiosa la vita della Maremma e un giorno fugge per riprendere l'antica vita. Passano alcuni anni. Damiano non riesce a dimenticare la moglie, Michelino è cresciuto e va a scuola. Il bambino crede che la madre sia morta, ma un giorno Viola si presenta a casa e rivendica i suoi diritti. Damiano le ordina di andarsene, e quando la donna va ad incontrare il figlio le spara addosso. Ricoverata in ospedale, Viola attribuisce il ferimento a un incidente. La famiglia si riunisce.

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