Il mulatto (1950)
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Regia/Director: Francesco De Robertis Soggetto/Subject: Francesco De Robertis Sceneggiatura/Screenplay: Francesco De Robertis Interpreti/Actors: Umberto Spadaro (don Gennaro), Renato Baldini (Matteo Belfiore), Jole Fierro (Catarì), Mohamed Hussein (zio di Angelo), Giulia Melidoni (suora), Remo De Angelis, Angelo Maggio (Angelo, bambino) Fotografia/Photography: Carlo Bellero Musica/Music: Annibale Bizzelli Montaggio/Editing: Loris Bellero Suono/Sound: Tullo Parmeggiani Produzione/Production: Scalera Film Distribuzione/Distribution: Scalera Film censura: 7436 del 09-03-1950 Altri titoli: Angelo, Missbrauch der Liebe, Angelo und Katja Trama: Durante la seconda guerra mondiale Matteo Belfiore, suonatore ambulante, commette un furto e viene condannato a cinque anni. Dal carcere, apprende che la moglie è morta di parto ma il neonato si è salvato. Scontata la pena, Matteo va in cerca del bambino che è stato affidato alle suore. Scopre con sorpresa che ha la pelle nera e i riccioli biondi: durante l'occupazione alleata, infatti, la moglie aveva subito violenza da un soldato americano. Profondamente turbato, Matteo vorrebbe ripudiare il bimbo, cui è stato dato il nome di Angelo: ma il piccolo mulatto, per legge, è suo figlio. A poco a poco, però, gli si affeziona: quando Angelo si ammala, Matteo lo assiste con amore e si sorprende, lui che non era mai stato credente, a pregare per la sua guarigione. Pur di non separarsi da Angelo, lascia la ragazza di cui si è innamorato. Ma un giorno si presenta a Matteo un altro americano: è il fratello del padre di Angelo, il quale è morto in guerra. Vorrebbe prendere con sé il bimbo, ma è disposto a lasciarlo a Matteo, se il bambino è felice così. Angelo però ha un cambiamento: colpito dal modo di fare dello zio, dalle melanconiche canzoni nere che egli canta, sente il richiamo del sangue e si stringe a lui. Con le lacrime agli occhi, Matteo lo lascia partire.
(CCC)
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