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Il ladro di Venezia (1950)

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Il ladro di Venezia (1950)



Regia/Director: John Brahm
Soggetto/Subject: Salvatore Cabasino
Sceneggiatura/Screenplay: Salvatore Cabasino, John Brahm, Jesse Lasky jr.
Interpreti/Actors: Maria Montez (Tina), Paul Christian (Lorenzo Contarini), Massimo Serato (Garbia, il Grande Inquisitore), Camillo Pilotto (ammiraglio Pisani), Gualtiero Tumiati (doge), Faye Marlowe (Francesca), Aldo Silvani (Von Sturm), Gino Saltamerenda (Alfredo), Guido Celano (Polo), Paolo Stoppa (Marco), Umberto Sacripante (Duro), Mario Besesti (Nicolò), Vinicio Sofia (tesoriere), Nando Tamberlani (Lombardi), Luigi Tosi (Mario), Leon Lenoir, Liana Del Balzo, John Fostini, Massimo Pianforini, Gaetano Verna, Aldo Bettoni, Mirella Uberti, Adriano Ambrogi, Jackie Frost, Claudio Giammi, Enzo Musumeci Greco
Fotografia/Photography: Anchise Brizzi
Musica/Music: Alessandro Cicognini
Costumi/Costume Design: Vittorio Nino Novarese
Scene/Scene Design: Ottavio Scotti, Luigi Scaccianoce
Montaggio/Editing: Renzo Lucidi
Suono/Sound: Adolfo Alessandrini
Produzione/Production: Sparta Film, Haggiag, R., Los Angeles
Distribuzione/Distribution: Sparta Film
censura: 9131 del 20-12-1950
Altri titoli: The Thief of Venice, Le voleur de Venice, The Thief of Venice, Der Dieb von Venedig
Trama: Venezia, Garbia, Grande Inquisitore della Repubblica Veneta, capo di una potente fazione, aspira alla massima carica della città. Fa quindi avvelenare il Doge, approfittando dell'assenza del suo migliore amico e sostenitore, l'ammiraglio Pisani, impegnato nella lotta contro i Turchi. Poi allontana dal Consiglio dei Dieci i suoi avversari e si prepara la strada per l'elezione a Doge. Per eliminare anche Pisani, Garbia impedisce l'invio dei rinforzi: la flotta veneta è così distrutta. Rientrato a Venezia, l'ammiraglio viene accusato di incapacità dal Grande Inquisitore e fatto segno al furore popolare. Intanto Garbia cerca di indurre Tina, la giovane figlia di Pisani, a sposarlo. Lorenzo Contarini, portabandiera dell'ammiraglio, si schiera contro Garbia e viene messo al bando: si rifugia allora nella "corte dei miracoli" e con l'aiuto della popolazione libera i consiglieri nemici di Garbia. Prepara quindi la ribellione: per raccogliere i denari necessari ad armare il popolo si mette a capo di bande di ladri. La rivolta scoppia nel giorno fissato per il matrimonio del grande Inquisitore, il quale, affrontato da Contarini, rimane ucciso in duello. (CCC)

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