E' più facile che un cammello... (1950)
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Regia/Director: Luigi Zampa Soggetto/Subject: Cesare Zavattini Sceneggiatura/Screenplay: Suso Cecchi D'Amico, Vitaliano Brancati, Diego Fabbri, Henri Jeanson, Giorgio Moser Interpreti/Actors: Jean Gabin (comm. Carlo Bacchi), Mariella Lotti (Margot, moglie di Carlo), Elli Parvo (Lidia Guidi), Antonella Lualdi (Maria), Paola Borboni (Luisa, sorella di Carlo), Maso Lotti (Nanni), Marga Cella (signora Gigliosi), Dante Maggio (calzolaio Nicola), Bruno Corelli (Antonelli), Nerio Bernardi (baritono Gigliosi), Dino Raffaelli (Giuseppe), Peppino Spadaro (usciere), Fausto Guerzoni (operaio delegato), Reynolds Packard (on. Maroli), Aristide Baghetti (notaio Minozzi), Maurizio De Bosdari (Vittorio), Frank Colson (industriale Travers), Piero Pastore (operaio delegato sindacalista), Edda Soligo (infermiera), Bice Valori (testimone), Enrico Luzi (testimone dell'incidente), Paolo Ferrara (Paolo), Ciro Berardi (Bruno), Antonietta Petrosi (Anna), Salvo Libassi (vigile urbano), Gaetano Verna (monsignore), Aldo Bettoni, Luigi A. Garrone, Aristide Catoni, Ada Colangeli, Desiderio Nobile [Rio Nobile], Laura Tiberti, Marco Tulli, Gorella Gori, Ruggero De Bonis, Romano Molani, Tommaso Pallotta (stagnino), Adalberto Tartagia, Giulio Sabbatini, Aldo Vasco, Livia Giorgi, Anna Pabel, Dora Faykiss, Benito di Gallura, Gabry Hello, Attilio Tosato, Andrea Sorba, Joop Van Hulzen, Earl C. Sherry, Julien Carette (Amedeo Santini), Carletto Sposito (Luca), Bella Starace Sainati (zia Luisa), Elena Altieri (contessa), Mimo Billi (Ferrari) Fotografia/Photography: Carlo Montuori Musica/Music: Nino Rota Costumi/Costume Design: Maria Baronj [Maria Baroni], Dina Di Bari Scene/Scene Design: Gastone Medin Montaggio/Editing: Eraldo Judiconi [Eraldo Da Roma] Suono/Sound: Ennio Sensi Produzione/Production: Cines (1949), S.N. Pathé Cinéma, Paris Distribuzione/Distribution: Ente Nazionale Industrie Cinemat. ENIC censura: 8456 del 25-08-1950 Altri titoli: Pour l'amour du ciel, Les portes de l'enfer, Twelve Hours to Live Trama: Il commendator Carlo Bacchi, ricco industriale, sposato con Margot, muore improvvisamente. Giunto nell'aldilà, apprende di essere destinato all'Inferno a causa di numerosi peccati commessi in vita, di cui uno particolarmente grave: il male fatto ad un certo Amedeo Santini, che Bacchi però non ricorda di avere mai conosciuto. Dopo insistenti suppliche, ottiene di poter ritornare sulla terra per dodici ore, così da rimediare al male compiuto e meritare il perdono. Quando trova finalmente Santini, scopre che l'uomo è un povero usciere il quale, non avendo i soldi per pagare la riparazione di una scarpa, ha perso l'impiego e per la disperazione ha tentato di uccidersi. Di ciò è stata data colpa a Bacchi, che con le sue speculazioni ha fatto aumentare il prezzo del cuoio. Bacchi riempie l'usciere di doni, gli acquista la villetta tanto desiderata. Ma l'improvvisa ricchezza fa crescere le pretese dell'uomo: ora vuole che la figlia abbandoni il fidanzato e sposi un duca. Bacchi riesce anche a trovare un duca, ma si accorge che per soddisfare Santini dovrebbe rendere infelici i due fidanzati. Allora toglie all'usciere i doni e li passa alla giovane coppia. Torna nell'aldilà convinto di meritare l'Inferno, ma scopre che l'ultima, spontanea buona azione gli ha fatto guadagnare il Paradiso.
(CCC)
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