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Donne senza nome (1950)

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Donne senza nome (1950)



Regia/Director: Géza von Radványi [Geza Radvanyi]
Soggetto/Subject: Géza von Radványi
Sceneggiatura/Screenplay: Liana Ferri, Géza von Radványi, Corrado Alvaro
Interpreti/Actors: Simone Simon (Yvonne, la francese), Françoise Rosay ("contessa"), Valentina Cortese (Anna Petrov, la jugoslava), Irasema Dilian (Bianca la polacca), Gina Falckenberg [Gina Del Torre Falckenberg] (Hilda la nazista), Gino Cervi (Pietro), Vivi Gioi (Greta), Mario Ferrari (capitano), Umberto Spadaro, Carletto Sposito, Lamberto Maggiorani, Julia Toldy, Eva Breuer, Nada Fiorelli, Claudio Ermelli, Liliana Tellini, Fausto Tozzi, Nyta Dover, Guglielmo Leoncini, Laura Tiberti, Pietro Sharoff, Amedeo Trilli, Anna Maestri, Ann Castel, Marianna Leibl, Caterina Arvat, Anna Maria Alegiani, Susan Donnell, Illoria Dor, Anna Maria Del Vivo, Betsy Fürstenberg
Fotografia/Photography: Gabor Pogany
Musica/Music: Roman Vlad
Scene/Scene Design: Dario Cecchi
Montaggio/Editing: Tatiana Casini, Elena Zanoli
Suono/Sound: Mario Messina
Produzione/Production: Navona Film
Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali
censura: 7391 del 07-03-1950
Altri titoli: Le indesiderabili, Femmes sans nom, Unwanted Women, Frauen ohne Nmen
Trama: Trieste. La giovane iugoslava Anna Petrov, incinta di un bambino, attende sul molo l'arrivo di suo marito, prigioniero di guerra. Poco prima dell'attracco, l'uomo viene ucciso da ignoti. Priva di documenti personali, Anna viene inviata nel campo di concentramento di Alberobello, in Puglia, dove sono riunite donne di ogni nazione. Anna è convinta che il figlio le sarà tolto appena dopo il parto e tenta allora la fuga, ma inutilmente, nonostante l'aiuto del dentista del campo e della francese Yvonne. Anna è còlta dalle doglie nel momento in cui sta andando in scena uno spettacolo di varietà organizzato dalle sue compagne: queste ultime prolungano la rappresentazione per distrarre le guardie e consentire ad Anna di dare alla luce il bimbo. Yvonne ha procurato un documento falso per farla uscire, ma Anna muore. Sul luogo del parto accorre un brigadiere, il quale ha da poco perduto la moglie e il figlio. Impietosito, l'uomo decide di mentire al proprio colonnello prendendosi la paternità del neonato: il bambino avrà così una casa e un padre, anche se questo costerà la carriera al brigadiere. (CCC)

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