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Donne e briganti (1950)

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Donne e briganti (1950)



Regia/Director: Mario Soldati
Soggetto/Subject: Pierre Lestringuez, Vittorio Nino Novarese, Mario Soldati, Nicola Manzari
Sceneggiatura/Screenplay: Pierre Lestringuez, Vittorio Nino Novarese, Mario Soldati, Nicola Manzari
Interpreti/Actors: Amedeo Nazzari (Michele Pezza detto "Fra' Diavolo",), Maria Mauban (Marietta), Jean Chevrier (generale Hugo), Paolo Stoppa (Peppino Luciani), Jacqueline Pierreux (Nora), Nando Bruno (albergatore Beato), Guido Celano (sergente borbonico), Ada Dondini (madre superiora), Giuseppe Porelli (re Ferdinando di Borbone), Enrico Viarisio (cardinale Ruffo), Virgilio Riento (fra' Marco), Nino Vingelli (Ciccillo), Enrico Luzi (sentinella), Rina Franchetti (suor Emilia), Augusto Di Giovanni (guardia a Palazzo Reale), Felice Minotti (furiere Dupont), Gianni Luda (un brigante), Giulio Tomasini, Anna Canali (bambina),
Fotografia/Photography: Mario Montuori
Musica/Music: Nino Rota
Costumi/Costume Design: Vittorio Nino Novarese
Montaggio/Editing: Mario Serandrei
Suono/Sound: Umberto Picistrelli
Produzione/Production: Lux Film, Lux C.C.F., Paris
Distribuzione/Distribution: Lux Film
censura: 8737 del 13-10-1950
Altri titoli: Fra Diavolo
Trama: Napoli. Il re Ferdinando di Borbone affida al primo ministro, il cardinale Ruffo, una bimba, sua figlia naturale, perché sia consegnata ad un contadino il quale avrà il compito di allevarla. La bambina cresce insieme al figlio del contadino, Peppino Luciani, e a un suo compagno, Michele Pezza. Anni dopo, quando sono ormai diventati grandi, il contadino rivela a Peppino la vera identità della ragazza, che egli crede sua sorella. La ragazza ha una buona dote e il padre, prima di morire, invita Peppino a trovarle un marito, ma la ragazza ama Michele, l'antico compagno di giochi divenuto ora un audace bracconiere. Alcuni anni dopo, le truppe rivoluzionarie francesi, comandate dal generale Hugo, invadono il Regno di Napoli. Avendo visto i Francesi maltrattare alcuni napoletani, Michele, travestitosi da frate, si dà alla macchia e organizza la guerriglia: nasce così la leggenda di fra' Diavolo. Una notte fra' Diavolo si reca al convento dove si è rifugiata la fanciulla. Tradito dall'invidioso Peppino, viene catturato dai Francesi ma è salvato da una bella vivandiera. Rischiando di nuovo la vita per liberare la sua fanciulla viene ferito alle spalle da Peppino, ma è di nuovo provvidenziale l'intervento della vivandiera. Intanto Michele ha conquistato la simpatia del generale Hugo, il quale lo lascia libero. Ma nel frattempo, Peppino comincia a compiere misfatti nella zona facendosi passare per fra' Diavolo. Quando il re, trattando con Hugo, chiede la testa del bandito, Hugo gli consegna l'impostore, ovvero Peppino. Il vero fra' Diavolo è ricompensato dal re che gli affida la sua figliola. (CCC)

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