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Domani è troppo tardi (1950)

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Domani è troppo tardi (1950)



Regia/Director: Léonide Moguy
Soggetto/Subject: Alfred Machard, Léonide Moguy
Sceneggiatura/Screenplay: Léonide Moguy, Alfred Machard
Interpreti/Actors: Anna Maria Pierangeli (Mirella Giusti), Gino Leurini (Franco Berardi), Vittorio De Sica (prof. Landi), Lois Maxwell (Anna), Gabrielle Dorziat (direttrice), Armando Migliari (preside), Lauro Gazzolo (signor Giusti), Carlo Romano (signor Berardi), Olga Solbelli (signora Giusti), Ave Ninchi (signora Berardi), Carlo Delle Piane (Enzo), Monique Van Vooren (Giannina), Eva Vanicek (Concetta), Maria Giuseppina Ferrandi (assistente), Lina Marengo (Serafina), Lucia Riccardo (Lilli), Patrizia Corsi Rota (Bianca), Franco Nicotra (Augusto), Vito Chiari (compagno di Franco), Antonio Nicotra (un professore), Remo Bolsani, Anita Angius, Luciano De Ambrosis, Viva Bertoncello, Armando Annuale, Marta Fiorani, Antonio Amendola [Tony Amendola], Felicita Busi, Emma Druetti, Andreina Mazzotti
Fotografia/Photography: Mario Craveri
Musica/Music: Alessandro Cicognini
Scene/Scene Design: Piero Filippone
Montaggio/Editing: Lionello Massobrio
Produzione/Production: Amato, G., Rizzoli e C.
Distribuzione/Distribution: R.K.O.
censura: 8089 del 11-07-1950
Altri titoli: Demain il sera trop tard, Tomorrow is Too Late, Morgen ist es zu spät
Trama: Gli adolescenti Mirella Giusti e Franco Berardi frequentano la stessa scuola media ma in differenti sezioni. Mirella, figlia unica, ha due genitori molto severi. E' una ragazza romantica, insegue sogni d'amore. Anche Franco comincia a pensare all'amore, ma il padre non può essergli da guida. Nella loro scuola, soltanto una giovanissima insegnante tenta di spiegare come i ragazzi debbano essere guidati da consigli e spiegazioni in un'età tanto critica. Giunta l'estate, la scuola organizza come ogni anno la colonia estiva in un vecchio castello. Ne è direttrice una matura signora di rigidi princìpi, che si trova ben presto in contrasto con la giovane insegnante e con un altro professore. Durante una scampagnata nei dintorni, il gruppo di giovani viene sorpreso da un temporale. Mirella e Franco smarriscono la strada e trovano rifugio, fradici di pioggia, in un casolare deserto. Vengono scoperti dopo molte ore e aspramente rimproverati dalla direttrice che inveisce contro Mirella assalita dalla febbre. La giovane non ha in realtà commesso alcunché di riprovevole: esasperata e impaurita dalle ingiuste accuse, corre a gettarsi nel vicino lago ma viene salvata da Franco. Sarà il giovane, con l'aiuto del professore, a riconciliarla con la vita. (CCC)

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