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Campane a martello (1949)

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Campane a martello (1949)



Regia/Director: Luigi Zampa
Soggetto/Subject: Piero Tellini
Sceneggiatura/Screenplay: Piero Tellini
Interpreti/Actors: Gina Lollobrigida (Agostina), Yvonne Sanson (Australia), Carlo Romano (maresciallo), Carlo Giustini (Marco), Clelia Matania (Bianca), Ernesto Almirante (presidente), Agostino Salvietti (sindaco), Gino Saltamerenda (macellaio), Salvatore Arcidiacono (farmacista), Ada Colangeli (Francesca), Pasquale Misiano (autista), Vittoria Febbi (Connie), Francesco Santoro, Vincenzo Mazzola, Carlo Pisacane, Eduardo De Filippo (don Andrea)
Fotografia/Photography: Carlo Montuori
Musica/Music: Nino Rota
Costumi/Costume Design: Piero Gherardi
Montaggio/Editing: Eraldo Judiconi [Eraldo Da Roma]
Suono/Sound: Ennio Sensi, Mario Amari
Produzione/Production: Lux Film
Distribuzione/Distribution: Lux Film
censura: 5328 del 03-06-1949
Altri titoli: Children of Change
Trama: Nell'immediato dopoguerra, la giovane cameriera Agostina diviene una prostituta. La ragazza invia i propri guadagni all'anziano parroco di Ischia, il suo paese di origine, perché glieli conservi. Partiti gli alleati, Agostina lascia la città in cui vive, decisa a cambiar vita. Tornata a casa con la sua collega Australia, la ragazza crede di poter vivere dei propri risparmi, ma presto scopre che non sarà così. Il vecchio prete, infatti, è morto e il nuovo parroco, don Andrea, ignaro della loro provenienza, ha deciso di utilizzare i soldi ricevuti per costruire un orfanotrofio. Quando scopre che i soldi erano della prostituta, il parroco, malato di cuore, si sente male. Deciso a restituire almeno una parte del denaro, attua un abile piano. Fa suonare le campane perché la popolazione accorra e, quindi, dichiara a tutti che non ha più la possibilità di provvedere alle orfanelle: invano ha chiesto al sindaco di avere i soldi raccolti per erigere un monumento e adesso si vede costretto a chiudere l'orfanotrofio, affidando alla popolazione le povere bambine. Queste, in lacrime, trascorrono la notte sui gradini del sagrato. A questo punto, il sindaco invia il denaro a don Andrea, che vuole restituirlo ad Agostina. Ma la donna vi rinuncia e il buon parroco, provato dalle troppe emozioni, muore.

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