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Anni difficili (1948)

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Anni difficili (1948)



Regia/Director: Luigi Zampa
Sceneggiatura/Screenplay: Sergio Amidei, Vitaliano Brancati
Interpreti/Actors: Umberto Spadaro (Aldo Piscitello), Massimo Girotti (Giovanni), Ave Ninchi (Rosina), Milly Vitale (Maria), Delia Scala [Odette Bedogni] (Elena), Ernesto Almirante (nonno di Elena), Enzo Biliotti (podestà), Carletto Sposito (Riccardo), Loris Gizzi (ministro), Aldo Silvani (farmacista), Giovanni Grasso (avvocato Mascoli), Raniero De Cenzo (dott. Rapisarda), Bruno Di Stefani (gemello), Vittorio Di Stefani (gemello), Ermanno Randi (Turi Lauria), Natale Cirino (Sebastiano Caputo), Giuseppe Nicolosi (cascarà), Agostino Salvietti (togarotta), Miro Zonda, Olinto Cristina (Santoro), Paolo Monelli
Fotografia/Photography: Carlo Montuori
Musica/Music: Franco Casavola
Costumi/Costume Design: Giuliana Bagni
Montaggio/Editing: Eraldo Judiconi [Eraldo Da Roma]
Suono/Sound: Mario Amari
Produzione/Production: Briguglio Film di Ferdinando Briguglio
Distribuzione/Distribution: Fincine
censura: 4481 del 27-08-1948
Altri titoli: Les années difficiles, The Little Man, Difficult Years, Kritische Jahre
Trama: Modica (Sicilia), 1935. Per non perdere il posto di impiegato comunale, Aldo Piscitello cede alle insistenze del sindaco e aderisce al fascio. Senza convinzione, l'uomo indossa l'uniforme, mette il distintivo all'occhiello e partecipa alle varie adunanze. Ciononostante, continua a frequentare degli amici che hanno rifiutato di entrare nel partito fascista. Intanto gli eventi precipitano: la campagna d'Etiopia, la guerra di Spagna, quindi la seconda guerra mondiale. Giovanni, il figlio maggiore di Aldo, dopo aver combattuto ininterrottamente, si è sposato e ha trovato un lavoro; adesso, richiamato alle armi, riprende a combattere: sulle Alpi, in Africa, in Russia. Intanto, Aldo e i suoi cari vivono altri drammi: i bombardamenti, lo sfollamento, l'occupazione nazista. Arriva l'8 settembre 1943 e, con l'armistizio, Giovanni sta per tornare a casa, ma viene fucilato da alcuni nazisti in fuga. Dopo la Liberazione, per il povero Aldo continuano i guai: il sindaco lo accusa di essere stato fascista e lo licenzia. Mentre la popolazione festeggia i soldati americani liberatori , l'uomo lascia il paese.

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