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Fumeria d'oppio (1947)

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Fumeria d'oppio (1947)



Regia/Director: Raffaello Matarazzo
Soggetto/Subject: Raffaele Matarazzo
Sceneggiatura/Screenplay: Raffaele Matarazzo, Ettore Maria Margadonna, Federico Fellini, Mario Monicelli, Tullio Pinelli
Interpreti/Actors: Emilio Jr. Ghione (Za-la-Mort), Mariella Lotti (Lina Vidonis), Emilio Cigoli (De Rossi), Armando Francioli (Corrado Vidonis), Paolo Stoppa (amico di Za-la-Mort), Umberto Spadaro, Enrico Glori (commissario), Checco Durante (Antonio, il finto cieco), Fiore Forges Davanzati, Adriana De Roberto, Marichetta Stoppa, Aedo Galvani, Ida Bracci Dorati, Fedele Gentile (Piero), Arnoldo Foà, Augusto Di Giovanni (Giacomo), Erminio Spalla, Domenico Serra, Aristide Garbini (custode della villa)
Fotografia/Photography: Alberto Fusi
Musica/Music: Ezio Carabella
Scene/Scene Design: Amerigo Bandiera, Gino Brosio
Suono/Sound: Raffaele Del Monte
Produzione/Production: Labor Film, Metropa Film
Distribuzione/Distribution: D.I. (Distributori Indipendenti)
censura: 2995 del 05-09-1947
Trama: In pieno giorno viene uccisa e derubata una giovane donna e il cadavere viene rinvenuto da una bambina. Trovato in possesso di alcuni gioielli della vittima, un ragazzo tossicodipendente viene arrestato. Convinta della sua innocenza, la sorella del presunto colpevole protesta vibratamente e suscita la compassione di Za-la-Mort, un pregiudicato che alloggia nella sua stessa locanda. L'uomo promette di aiutare la ragazza, che, intanto, frugando tra le carte e i libri del fratello, trova l'indirizzo di alcuni amici cui quello aveva accennato. Sperando di poter ricevere aiuto da qualcuno, la donna va quindi nella villa indicata, ma vi trova solo spacciatori e fumatori d'oppio che la fanno prigioniera: coloro che hanno commesso il delitto e che hanno denunciato il giovane innocente si trovano lì. Servendosi di uno stratagemma, anche Za-la-Mort entra nella villa, ma è presto costretto a fuggire, senza esser riuscito a liberare la ragazza. Accordatosi con la polizia, l'uomo torna allora insieme a dei suoi compagni, aprendo la strada alle forze dell'ordine. I malavitosi sono catturati, mentre l'innocente viene finalmente liberato. Per ingraziare Za-la-Mort, i due si recano nella sua capanna in riva al Tevere. Quando la ragazza rimane sola con lui, l'uomo la abbraccia e le propone di andar via insieme.

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