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Montecassino (1946)

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Montecassino (1946)



Regia/Director: Arturo Gemmiti
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: Arturo Gemmiti, Arnaldo Marrosu, Virgilio Sabel, Giovanni Paolucci
Interpreti/Actors: Alberto Carlo Lolli (abate Diamare), Ubaldo Lay (don Eusebio), Gilberto Severi (don Martino), Dario Dolci (don Agostino), Luigi Gatti (don Nicola), Nino Dal Fabbro (don Odorisio), Mario Milita (fra' Giacomo), Michele Riccardini (fra' Pietro), Giulio Santilli (fra' Romano), Guido Garavaglia (fra' Carlo), Mario Puglisi (fra' Zaccaria), Zora Piazza (Maria), Vira Silenti (Carmela), Pietro Bigerna (Alberto), Silverio Blasi (Marco), Rudolf H. Neuhaus (capitano Richter), Livio Bussa (Antonio), Giuseppe Forli (padre di Antonio), Filomena Di Camillo (mamma Rosa), Alberto Canale (Canale), Fosca Freda (madre folle), Heinrich Bode (ufficiale tedesco), Gianfranco Petrosemolo (Gianfranco), Giampiero Di Natale (Paolo), Marcella Toschi (madre di Paolo), Leo Garavaglia (zio Tommaso), Pietro Germi (Francesco, un profugo), Sergio Capogna, Liliana, Fox (cane)
Fotografia/Photography: Piero Portalupi, Vittorio Della Valle, Angelo Jannarelli
Musica/Music: Adriano Lualdi
Scene/Scene Design: Arrigo Equini
Montaggio/Editing: Vittorio Solito
Suono/Sound: Leopoldo Rosi
Produzione/Production: Pastor
Distribuzione/Distribution: Scalera Film
censura: 1327 del 18-11-1946
Altri titoli: Monte Cassino, Monte-Cassino, Montecassino nel cerchio di fuoco
Trama: Le voci fuori campo di don Eusebio e del capitano Richter ricordano, dalle rispettive tombe, la vita quotidiana nel monastero benedettino di Montecassino dal 16 ottobre 1943 al 17 febbraio 1944, due giorni dopo il bombardamento alleato. Il 15 febbraio 1944, infatti, ritenendola un luogo strategico per i tedeschi, gli alleati bombardano l'Abbazia di San Benedetto, nonostante sia zona neutrale e inviolabile. I nazisti, pur essendo stati avvertiti, non consentono una tempestiva evacuazione dell'edificio. Il monastero viene completamente distrutto e le vittime sono molte, soprattutto civili che avevano cercato rifugio nelle cantine. Quando la guerra ha finalmente termine, i monaci con pazienza e dedizione cominciano la ricostruzione.

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