Il sole di Montecassino (1945)
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Regia/Director: Giuseppe M. Scotese Soggetto/Subject: Diego Fabbri, Mario Monicelli, Giorgio Lastricati, Giovanni Emery Soria, Arnaldo Genoino, Giuseppe M. Scotese Sceneggiatura/Screenplay: Diego Fabbri, Mario Monicelli, Giuseppe Maria Scotese, Giorgio Lastricati, Giovanni Emery Soria, Arnaldo Genoino Interpreti/Actors: Fosco Giachetti (Benedetto), Adriana Benetti (Faustina), Liliana Laine (Sabina), Nino Pavese (Zalla), Alfredo Varelli (Marco), Manoel Roero (Nicandro), Gian Paolo Rosmino [Giampaolo Rosmino] (benedettino), Virgilio Tomassini (Terenzio), Anna Maria Padoan (Livia), Walter Grant (Romano) Fotografia/Photography: Carlo Montuori Musica/Music: Giovanni Fusco Costumi/Costume Design: Clelia Colombo Scene/Scene Design: Clelia Colombo, Piero Filippone [Pietro Filippone] Montaggio/Editing: Fernando Tropea Produzione/Production: Co.Li.To., Fono Roma Distribuzione/Distribution: Minerva Film censura: 70 del 25-08-1945 Altri titoli: San Benedetto, il dominatore dei barbari (Il sole di Monteca Trama: Alla fine del quinto secolo la civiltà cristiana era appena all'alba, mentre quella di Roma moriva nella mollezza orientale e nelle distruzioni delle invasioni barbariche. Un giovane nobile romano, Benedetto da Norcia, abbandona i piaceri mondani per rifugiarsi a meditare nell'eremo di Subiaco, e qui scopre la missione che Dio gli ha affidato. Nella concordia e nel lavoro indica la via della salvezza ai miseri che la furia della guerra e la misericordia divina gli manda, e da loro nasce la prima milizia dell'ordine Benedettino. Da Subiaco Bendetto passa con i suoi a Cassino. Qui egli avvia la costruzione dell'abbazia, mentre tra due dei suoi giovani seguaci nasce una storia d'amore. Avanza però pretese sulla ragazza il feroce governatore goto Zalla, che invano cerca di interrompere la cerimonia nuziale che sta per unirla all'uomo che ama e minaccia vendetta. Un giorno infatti con i suoi soldati aggredisce i fedeli di Benedetto mentre salgono il monte in processione, uccidendo molti contadini e facendo prigioniero il giovane sposo: legato quest'ultimo al proprio cavallo, il barbaro affronta Benedetto; ma, come per prodigio, i lacci che imprigionano il giovane sposo si sciolgono e lo stesso Zalla cade in ginocchio davanti al monaco. Contadini e pastori possono tornare al loro lavoro e ricostruire le loro case, nella speranza di un futuro mondo di pace che Benedetto può già intravedere. |
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