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Lo scugnizzo (1979)

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Lo scugnizzo (1979)



Regia/Director: Alfonso Brescia
Soggetto/Subject: Ciro Ippolito
Sceneggiatura/Screenplay: Ciro Ippolito, Piero Regnoli, Alfonso Brescia
Interpreti/Actors: Angela Luce (Angela), Marco Girondino (Gennarino), Rick Battaglia (Don Vincenzo), Nunzio Gallo (se stesso), Gianni Garko (regista TV), Gennarino Palumbo (Leopoldo), Nino Vingelli, Pippo Valente (Tortellino), Lucio Montanaro (malato), Renato Caruso (Trinità), Salvatore Santaniello (Mario), Stefano Esposito (Maciste), Giulio Cocciola ('o marsigliese), Gianfranco Gallo, Franco Cocciola, Salvatore Puccinelli, Mario Leveque, Aristide Caporale, Daniela Guzzi, Enrico Nungues, Massimiliano Gallo, Agostino Borrazza, Felice Lacché, Raffalele D'Angeli, Carmine D'Angeli, Vincenzo Greco, Raimondo Graico, Roberto Turella, Salvatore Jorio, Pasquale Rossi, Umberto Sarnacchiaro, Giuseppe Volpe, Marco Zazzero, Mario Aiello
Fotografia/Photography: Silvio Fraschetti
Musica/Music: Eduardo Alfieri
Costumi/Costume Design: Valeria Valenza
Scene/Scene Design: Romeo Costantini, Romeo Castantini
Montaggio/Editing: Carlo Broglio
Suono/Sound: Pietro Spadoni
Produzione/Production: Orsa Maggiore Cinematografica, P.A.C. - Produzioni Atlas Consorziate
Distribuzione/Distribution: P.A.C.
censura: 73386 del 10-04-1979
Trama: Gennarino, un bimbetto napoletano rimasto orfano, vive insieme ad Angela, una famosa cantante ormai caduta in disgrazia. I due sbarcano il lunario facendo i suonatori ambulanti. Quando la povera donna si ammala gravemente, per Gennarino incominciano i guai. Non trovando il denaro per comprarle le medicine egli si aggrega ad una banda di piccoli "topi d'auto". Un giovane ladruncolo muore per sfuggire alla polizia e Gennarino, incolpato della morte del compagno, finisce in riformatorio. Organizza una riuscitissima fuga, fa il pulisci parabrezza e tanti altri piccoli servizietti pur di elemosinare qualche soldo. Un giorno incontra Don Salvatore, famoso Boss napoletano sempre in contrasto con la banda dei marsigliesi dal quale riceverà un forte premio in denaro per averlo avvertito di un grosso bidone che gli stavano facendo i marsigliesi. Quel denaro servirà per curare Angela. Ormai la povera donna è gravissima. Morirà tra le braccia di Gennarino mentre sta per essere trasportata in ospedale.

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