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Giggi il bullo (1982)

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Giggi il bullo (1982)



Regia/Director: Marino Girolami
Soggetto/Subject: Carlo Veo
Sceneggiatura/Screenplay: Carlo Veo, Marino Girolami
Interpreti/Actors: Alvaro Vitali (Giggi il bullo), Adriana Russo (Adriana), Marcello Furgiuele (Peppe), Susanna Fassetta (Raffaella), Cinzia De Carolis (Marietta, prostituta), Duilio Falcucci, Ida Gallinelli, Enio Girolami (direttore discoteca), Venantino Venantini (Don Salvatore, il magnaccia), Pippo Cairelli, Anna Campori (madre di Giggi), Giulio Massimini, Diana Dei (madre di Giggi), Gianfranco Barra (funzionario Totocalcio), Sandro Mazzotti (sor Augusto), Stefano Onofri ("Uccelletto"), Massimo Russo, Riccardo Incagnoli, Enrico Di Troja, Andrea Azzarita, Vittorio De Bisogno, Dario Ghirardi, Francesca Viscardi, Edoardo Romano (vigile urbano), Mirko Setaro (uomo pompe funebri), Giuseppe Vessicchio [Peppe Vessicchio] (autista pompe funebri), Vittorio Zarfati, Domenico Albergo, Ascanio De Angelis
Fotografia/Photography: Federico Zanni
Musica/Music: Carlo Rustichelli
Costumi/Costume Design: Silvana Scandariato
Scene/Scene Design: Vincenzo Morozzi
Montaggio/Editing: Alberto Moriani
Suono/Sound: Romeo Buccheri
Produzione/Production: Filmes International, Medusa Distribuzione, Nuova Dania Cinematografica
Distribuzione/Distribution: Medusa Distribuzione
censura: 78047 del 10-08-1982
Trama: Giggi è uno che va per le spicce, non ama le vie di mezzo. La sua regola fondamentale per vivere e sopravvivere di prepotenza è quella che scrisse un giorno sul tavolino di un bar: Nella vita devi sempre menà ar primo atto! firmato Giggi il bullo, er più de Trastevere. Bene o male si è guadagnato la sua popolarità. Le sue giornate si concludono quasi sempre con una girandola di cazzotti e di calcioni. Le da e le prende. Le sue avventure, i personaggi che lui frequenta sviluppano una serie impensabile di situazioni credibili ed incredibili. Unica costante sono le conclusioni ingloriose di Giggi, costretto spesso e volentieri a meditare il suo destino in una camera di sicurezza o su una lettiga d'ospedale.

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