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Gran bollito (1977)

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Gran bollito (1977)



Regia/Director: Mauro Bolognini
Soggetto/Subject: Luciano Vincenzoni, Nicola Badalucco
Sceneggiatura/Screenplay: Nicola Badalucco
Interpreti/Actors: Shelley Winters (Lea), Renato Pozzetto (Stella, in arte Kraus / carabiniere), Alberto Lionello (Berta Maner / funzionario banca), Milena Vukotic (Tina, la domestica), Mario Scaccia (Rosario, marito di Lea), Laura Antonelli (Sandra), Max Von Sydow (Lisa Carpi / maresciallo), Franco Branciaroli (don Onorio, il prete), Rita Tushingham (Maria, la sorella del prete), Adriana Asti (Palma), Antonio Marsina (Michele, figlio di Lea), Liù Bosisio (vicina zoppa), Maria Monti (altra vicina), Giancarlo Badessi (amica grassa di Lisa), Marco Modugno (studente), Alberto Squillante (carabiniere), Franco Balducci
Fotografia/Photography: Armando Nannuzzi, Armando Nannuzzi
Musica/Music: Enzo Jannacci, Enzo Jannacci
Costumi/Costume Design: Danilo Donati
Scene/Scene Design: Danilo Donati
Montaggio/Editing: Nino Baragli
Suono/Sound: Pietro Fondi
Produzione/Production: Triangolo Film
Distribuzione/Distribution: P.A.C.
censura: 71032 del 19-10-1977
Trama: Negli anni quaranta Lea, dalla natia Irpinia si è trasferita al Nord. Occupatasi sin dall'adolescenza di magia nera, ella si sposò giovanissima e, dopo una serie di difficili gravidanze, tra l'altro un numero imprecisato di aborti, dette alla luce un maschio che, un po' con la preghiera, un po' con i suoi riti misteriosi, riuscì a portare fino all'età della giovinezza proteggendolo dalle sciagure e dalle malattie. E' suo intendimento salvaguardare il figlio, per il quale nutre un amore viscerale, dalla minaccia delle donne che cominciano ad interessarlo, e dalla guerra imminente. Per arrivare a tale traguardo ella intensifica i suoi riti magici immolando rospi, lucertole, agnelli sull'altare della sua follia. A lungo andare però tutto questo non basta più. Decide che solo il sacrificio umano le avrebbe consentito di raggiungere la piena sicurezza del domani. E così le sue amiche, zitelle, vedove benestanti, vecchiette indifese, attraverso un procedimento tutto particolare, si ritroveranno trasformate in pezzi di sapone e biscottini all'anice; finché un bel giorno la verità verrà a galla.

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