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Antonio Gramsci - I giorni del carcere (1977)

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Antonio Gramsci - I giorni del carcere (1977)



Regia/Director: Lino Del Fra
Soggetto/Subject: Lino Del Fra, Cecilia Mangini, Pier Giovanni Anchisi [Piero Anchisi]
Sceneggiatura/Screenplay: Lino Del Fra, Cecilia Mangini, Pier Giovanni Anchisi [Piero Anchisi]
Interpreti/Actors: Riccardo Cucciolla (Antonio Gramsci), Mimsy Farmer (Giulia), Lea Massari (Tania), Paolo Bonacelli (Bocchini), Luigi Pistilli (Gennaro Gramsci), Franco Grazionsi (Manuilsky), Pier Paolo Capponi (Enrico), John Steiner (Laurin), Jacques Herlin (Lo Santo), Biagio Pelligra (Bruno), Antonio Piovanelli (Athos), Pierluigi Giorgio (Giuseppe), Severino Saltarelli (Giovanni), Gianfranco Bullo (Togliatti), Fabrizio Migliore (Gramsci bambino), Claudio Carafoli (Ercole), Andrea Aureli (anarchico), Umberto Raho (cappellano), Rate Furlan (direttore del carcere), Alberto Cracco, Antonio Pinzinelli, Pier Giovanni Anchisi (operaio di Torino), Feder Aldi, Luciano Bartoli (operaio a Torino), Pietro Biondi, Gianfranco Bullo (Palmiro Togliatti), Roberta Fiorentini, Rate Furlan (direttore carcere), Sergio Gibello, Mario Gravato (operaio a Torino), Ignazio Landolfo, Antonio La Raina, Giorgio Mosca, Giuseppe Morabito (operaio a Torino), Gianni Poggiali, Gianni Pulone (operaio a Torino), Bruno Rosa, Vittorio Stagni, Gino Usai
Fotografia/Photography: Gabor Pogany
Musica/Music: Egisto Macchi
Costumi/Costume Design: Marisa D'Andrea
Scene/Scene Design: Amedeo Fago
Montaggio/Editing: Silvano Agosti
Suono/Sound: Gianni Sardo
Produzione/Production: Nuovi Schermi Cinematografici
Distribuzione/Distribution: Ital-Noleggio Cinematografico
censura: 70703 del 03-08-1977
Altri titoli: Antonio Gramsci - Die Jahre im Kerker
Trama: Antonio Gramsci condannato dal tribunale speciale per la difesa dello Stato a 20 anni 5 mesi giunse al carcere di Turi il 19 luglio 1928. Il film è centrato sugli anni del carcere di Gramsci, dal suo ingresso nel penitenziario nel '28 fino al '33, quando ne uscirà per passare alla clinica di Formia, sia perché in carcere egli scrisse i "quaderni" che costituiscono la summa del suo pensiero, sia perché nel carcere si trovò a fare i conti con la repressione di stato; inoltre sono di quel periodo gli scontri, con i suoi stessi compagni, a proposito di certe prese di posizione del comunismo internazionale che Gramsci non condivideva. Ci sono però alcuni flashbackes che riguardano aspetti della sua vita personale ( il suo incontro con Giulia Schucht a Mosca) e del periodo dell'occupazione delle fabbriche a Torino nel '20. Il racconto si svolge all'interno del carcere, ma non mancano i riferimenti a tutto quello che in quegli anni si svolgeva di fuori: il dibattito in seno all'Internazionale comunista e nello stesso Partito comunista italiano sul tema della "svolta".

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