Napoli violenta (1976)
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Regia/Director: Umberto Lenzi Soggetto/Subject: Vincenzo Mannino Sceneggiatura/Screenplay: Vincenzo Mannino Interpreti/Actors: John Saxon (Francesco Capuana), Barry Sullivan ("O' generale"), Maurizio Merli (commissario, Betti), Guido Alberti (questore), Elio Zamuto (sorvegliato speciale), Grazia Maria Spina (moglie), Silvano Tranquilli (Gervasi), Attilio Duse, Pino Ferrara (proprietario del garage), Tommaso Paladino, Enrico Maisto, Carlo Gaddi, Massimo Deda (figlio), Paolo Bonetti, Domenico Di Costanzo, Giovanni Cianfriglia, Fulvio Mingozzi, Pierangelo Civera, Ivano Silveri, Marzio Honorato, Gennaro Cuomo, Domenico Messina, Carlos De Carvalho, Vittorio Sancisi, Nino Vingelli, Luciano Rossi, Riccardo Petrazzi, Ivana Novack, Franco Odoardi, Gabriella Lepori, Carlos De Carvalho Fotografia/Photography: Fausto Zuccoli, Sebastiano Celeste Musica/Music: Franco Micalizzi Costumi/Costume Design: Silvana Scandariato, Mario Russo Scene/Scene Design: Giorgio Bertolini Montaggio/Editing: Vincenzo Tomassi Suono/Sound: Raoul Montesanti Produzione/Production: Paneuropean Production Pictures Distribuzione/Distribution: Fida Cinematografica censura: 68834 del 29-07-1976 Altri titoli: S.O.S. Jaguar opération casseurs Trama: Destinato a Napoli dopo una lunga assenza dal servizio, il commissario Betti si trova ben presto alle prese con alcune efferate imprese della malavita locale. Una serie di delitti - una donna trovata seviziata in un ristorante abbandonato, un'anziana signora rapinata, un garagista carbonizzato nel rogo della sua autorimessa - appaiono ordinati o eseguiti da una banda facente capo a "'O Generale", uno dei capintesta della malavita, e a Capuano, un altro camorrista al quale si è affiliato un ex poliziotto.
Dopo avventurose vicende, durante le quali avvengono altre uccisioni, Betti mette le mani su Capuano, il quale, pur avendo capito che 'O Generale lo vuole morto, si rifiuta di parlare. Rimesso in libertà, egli ha un conflitto a fuoco durante il quale 'O Generale e un suo uomo vengono uccisi. Non è stato Capuano a sparare, ma Betti, l'unico a saperlo, tace, per non perder l'occasione di eliminare contemporaneamente i due maggiori boss della malavita napoletana.
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