L'Agnese va a morire (1976)
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Regia/Director: Giuliano Montaldo Soggetto/Subject: opera Sceneggiatura/Screenplay: Giuliano Montaldo, Nicola Badalucco Interpreti/Actors: Ingrid Thulin (Agnese), Stefano Satta Flores (il comandante), Michele Placido (Tom), Aurore Clément (Rina), Ninetto Davoli (la disperata), William Berger (Clinto), Dina Sassoli (Minghina), Massimo Girotti (Palita), Johnny Dorelli (Walter), Eleonora Giorgi (Vandina), Manfred Freyberger (maresciallo tedesco), Flavio Bucci (il pugliese), Gino Santercole (Piròn), Aldo Reggiani (il soldato sbandato), Otello Prati (Cencio), Gabriella Giorgelli (Lorenza), Laura Lenzi (Maria), Rosalino Cellamare [Ron] (Zero), Alfredo Pea (Tonitti), Bruno Zanin (figlio di Cencio), Pier Giovanni Anchisi (Toni), Mario Bardella (Magòn), Peter Boom (soldato tedesco), Antonio Piovanelli (guida), Agla Marsili (moglie di Walter), Paolo Viola (Mingùcc), Roger Worrod (ufficiale inglese), Otello Prati (Cencio), Sergio Serafini (partigiano), Giovanni Brusatori (Tarzan) Fotografia/Photography: Giulio Albonico, Cristiano Pogany Musica/Music: Ennio Morricone Costumi/Costume Design: Gitt Magrini, Vittoria Guaita Scene/Scene Design: Umberto Turco, Umberto Turco Montaggio/Editing: Franco Fraticelli Suono/Sound: Roberto Alberghini Produzione/Production: Palamo Film Distribuzione/Distribution: C.I.D.I.F. censura: 69151 del 28-09-1976 Trama: Sul finire della seconda guerra mondiale, in una regione dell'Italia centrale ancora occupata dai nazisti. Agnese, donna umile e mite, si offre di sostituire il marito Palita, prelevato dai tedeschi, nel compito di tenere i collegamenti tra le varie formazioni partigiane. Si trova così, repentinamente, al centro di azioni di guerriglia e di morte che le erano del tutto estranee.
Dapprima viene tollerata con fastidio, ma presto fa ricredere tutti: silenziosa, efficiente, prende spesso, senza parere, le redini delle situazioni intricate, conducendole a buon fine.
L'ordine degli alleati di sospendere le operazioni nell'inverno mette in crisi il gruppo, al quale si sono aggregati anche dei soldati alleati. La repressione tedesca è sempre violenta e incalzante, e durante un trasferimento avviene un'autentica carneficina. Agnese, una dei pochi scampati, riceve l'ordine di trasferirsi altrove per riordinare le file dell'organizzazione. A un posto di blocco un ufficiale la insegue, la riconosce. Per Agnese è la fine.
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