Storie di vita e malavita (1975)
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Regia/Director: Carlo Lizzani Soggetto/Subject: Maria Rusconi Sceneggiatura/Screenplay: Carlo Lizzani, Mino Giarda Interpreti/Actors: Anna Curti (Antonietta Barni), Lidia Di Corato (Laura), Annarita Grapputo (Daniela), Danila Grassini (Albertina), Cinzia Mambretti (Rosina), Cristina Moranzoni (Gisella), Nicola Del Buono (Velluto), Susanna Fassetta (ragazza dell'autostop), Bianca Verdirosi (altra ragazza dell'autostop), Giuliana Rivera (madre di Gisella), Franca Mantelli (padrona della "casa"), Paola Fajola (madre di Daniela), Franca Aldrovandi (psicologa), Tiziana Conti, Sergio Masieri, Sandro Pizzocchero (Alberto), Enzo Fisichella (giudice), Mimmo Craig (capo dell'agenzia), Domenico Seren Gay, Nevio Maxie, Achille Grioni, Elisa Pozzi, Boris Stenka, Leda Celani, Mario Mercalli, Guido Tasso, Giancarlo Sala, Franco Pesante, Annibale Papetti, Pietro Vial Fotografia/Photography: Lamberto Caimi Musica/Music: Ennio Morricone Costumi/Costume Design: Lia Morandini Scene/Scene Design: Franco Fumagalli Montaggio/Editing: Franco Fraticelli Suono/Sound: Domenico Pasquadibisceglie Produzione/Production: Thousand Cinematografica Distribuzione/Distribution: Alpherat censura: 66319 del 03-04-1975 Altri titoli: The Prostitution Racket, Strassenmädchen-Report Trama: Seguiamo la vita di sei ragazze giovanissime, dal momento dell'iniziazione e del reclutamento nel mondo della prostituzione fino alla totale distruzione fisica e morale.
Rosina, ragazza sarda in cerca di lavoro, viene rastrellata con una promessa di matrimonio e poi resa vittima di un'organizzazione spietata. Gisella, studentessa liceale, viene irretita da una compagna già esperta. Daniela, appartenente a una famiglia ricca, viene iniziata da un amico e diventa una "squillo" di alto bordo. Albertina violentata da un medico, resta come affascinata dalla violenza e va ripetendo con chiunque la sua esperienza iniziale. Antonietta, ragazza di paese, dopo aver subito la prepotenza del padre ed essere rimasta incinta, è avviata da un'amica lesbica allo squallido mestiere di prostituta. Laura, infine, lascia la famiglia perché il padre la disprezza e le impedisce di continuare gli studi. Entra nel "giro"; poi cerca di continuare da sola, ma per vendetta le uccidono il suo unico amico, un cane lupo. Stravolta, si getta dalla finestra e si uccide.
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