Roma violenta (1975)
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Regia/Director: Marino Girolami [Franco Martinelli] Soggetto/Subject: Vincenzo Mannino Sceneggiatura/Screenplay: Vincenzo Mannino Interpreti/Actors: Maurizio Merli (commissario Betti), Ray Lovelock (brigadiere Biondi), Daniela Giordano (Erika), John Steiner (Chiodo), Silvano Tranquilli (vice Questore), Attilio Duse (maresciallo Antinori), Richard Conte (avv. Sartori), Giovanni Giaconia (cinese), Consalvo Dell'Arti, Giuliano Disperati, Maria Rosaria Riuzzi, Rina Mascetti, Luciano Rossi, Giuliano Esperati, Marcello Monti, Mimmo Palmara, Attilio Dottesio, Pippo Pollaci, Marco Stefanelli, Brunello Chiodetti, Ruggero Diella, Mario Novelli, Massimo Vanni, Francesco D'Adda, Ezio Busso, Rina Mascetti, Maria Rosaria Riuzzi Fotografia/Photography: Fausto Zuccoli Musica/Music: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis Costumi/Costume Design: Silvana Scandariato, Silvana Scandariato Scene/Scene Design: Antonio Visone, Antonio Visone Montaggio/Editing: Vincenzo Tomassi Suono/Sound: Roberto Petrozzi Produzione/Production: Flaminia Produzioni Cinematografiche Distribuzione/Distribution: Fida Cinematografica censura: 66956 del 04-08-1975 Altri titoli: Verdammte, Heilige Stadt Trama: Roma. Il giovane commissario Betti conduce con violenza e seguendo metodi poco ortodossi la lotta contro la criminalità. Sottoposto ad inchiesta per aver ucciso un rapinatore che a sua volta aveva colpito, rendendolo paralizzato, il brigadiere Biondi, Betti dà le dimissioni, e poco dopo si lascia ingaggiare dall'avvocato Sirtori a nome di un'associazione costituita da commercianti e professionisti per difendere autonomamente i propri interessi.
Ma il suo accanimento gli attira l'odio dell'intera malavita cittadina. L'avvocato Sirtori viene brutalmente percosso; Biondi, immobilizzato sulla sua sedia a rotelle, viene malmenato da due teppisti. Sono altrettanti avvertimenti per Betti, il quale, dopo aver ucciso i due aggressori del povero Biondi, si convince che non è possibile continuare a farsi giustizia da soli. "Che fare adesso?" gli chiede il brigadiere. "E' una domanda alla quale non so proprio rispondere" replica Betti, sconcertato e perplesso.
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