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La polizia ha le mani legate (1975)

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La polizia ha le mani legate (1975)



Regia/Director: Luciano Ercoli
Soggetto/Subject: Mario Bregni
Sceneggiatura/Screenplay: Gianfranco Calligarich
Interpreti/Actors: Arthur Kennedy (procuratore gen.le Armando Di Federico), Claudio Cassinelli (comm. Matteo Rolandi), Sara Sperati (Papaya Girotti), Franco Fabrizi (agente Luigi Balsamo), Bruno Zanin (Franco Ludovisi, l'attentatore), Francesco D'Adda (sostituto procuratore legale Bondi), Paolo Peirot, Valeria D'Obici, Giuliana Rivera (ottico, amica di Rolandi), Franco Marletta, Adelio Jotti, Enzo Fisichella (colonnello Francalancia), Walter Valdi, Giovanni Cianfriglia (killer), Fausto Tommei (dott. Regazzoni, ottico), Giuseppina Pentimalli, Livia Cerini, Guido Spadea, Sergio Tardioli, Giancarlo Busi, Ugo Bologna, Vittorio Pinelli
Fotografia/Photography: Marcello Gatti
Musica/Music: Stelvio Cipriani
Costumi/Costume Design: Carlo Gentili
Scene/Scene Design: Giorgio Luppi
Montaggio/Editing: Angelo Curi
Suono/Sound: Amedeo Casati
Produzione/Production: P.A.C. - Produzioni Atlas Consorziate
Distribuzione/Distribution: P.A.C.
censura: 66264 del 27-03-1975
Altri titoli: Les dossiers rouges de la mondaine
Trama: Il commissario Rolandi, addetto al servizio antidroga, viene indotto dall'agente Balsamo a indagare su un gruppo di ignoti malviventi, che hanno fatto scoppiare una valigia piena di bombe in un albergo di Milano. Il Procuratore Generale è contrario a questa sua interferenza in un settore non suo; ma Rolandi insiste, soprattutto dopo che Balsamo è stato ucciso da un aderente all'organizzazione "Gruppo di potere" a cui va fatta risalire la responsabilità dell'eccidio. Evidentemente qualcuno ha fatto trapelare notizie sull'inchiesta, indicando in Balsamo il promotore. Il Procuratore accusa Rolandi della fuga di notizie e lo interroga in stato di fermo. Ma Rolandi scorge la sua collaboratrice ed amante Papaja mentre in un ufficio attiguo riceve una grossa somma dal sostituto procuratore. Rolandi fugge dal Palazzo di giustizia, insegue la ragazza e vuol costringerla a parlare: ma due colpi di pistola, sparati da uno sconosciuto, la lasciano stecchita. Ora il Procuratore dice a Rolandi: "Se vuole, proceda pure per suo conto; per me, il caso è chiuso".

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