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La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975)

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La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975)



Regia/Director: Pupi Avati
Soggetto/Subject: Pupi Avati, Antonio Avati
Sceneggiatura/Screenplay: Pupi Avati, Antonio Avati, Gianni Cavina
Interpreti/Actors: Ugo Tognazzi (barone Anteo Pellacani), Paolo Villaggio (Checco Coniglio, detto "Biancone"), Delia Boccardo (sua moglie), Lucio Dalla (Fava, segantino), Patrizia De Clara (Eugenia Pellacani Bompani), Gianni Cavina (Petazzoni, domestico), Giulio Pizzirani (don Arioso), Gianfranco Barra (brigadiere Caputo), Lucienne Camille (Silvana), Andrea Matteuzzi, Bob Tonelli (notaio), Pina Borione, Ines Ciaschetti, Ferdinando Orlandi, Adolfo Caruso, Cesare Bastelli, Fanny Bertelli, Luciano Bianchi, Gina Bona, Pietro Bona, Giovanni Brusatori, Giorgio Cerri, Gilberto Fiorini, Luigi Antonio Guerra, Arrigo Lucchini, Carla Mancini, Arrigo Marchi, Giulio Rizzi, Elsa Schiassi, Luisella Tarsello, Raffaele Triggia, Tatiana Unione, Giacomo Vecchi, Alberto Plebani (cardinale), Luciano Ricci, Luigi Antonio Guerra, Giorgio Celli
Fotografia/Photography: Luigi Kuveiller
Musica/Music: Amedeo Tommasi
Costumi/Costume Design: Fiorenzo Senese
Scene/Scene Design: Fiorenzo Senese
Montaggio/Editing: Ruggero Mastroianni
Suono/Sound: Mario Dallimonti, Gianfranco Pacella
Produzione/Production: Euro International Films
Distribuzione/Distribution: Euro International Films
censura: 65918 del 17-01-1975
Trama: Il barone Anteo Pellecani è pieno di complessi, risalenti al giorno in cui, ragazzo, precipitò da un albero di fico nel podere del nonno, riportando una menomazione a una gamba. Complessato e anticlericale, Anteo ha delle "visioni": mille anni prima, sotto lo stesso storico fico, la monaca Girolama immolò la propria virtù per salvare le compagne. Ed ora la martire gli appare di notte. In realtà, si tratta di una "travestita": una delle due mogli di Checco, un poveraccio che campa vendendo oggetti pornografici. Sollecitata da Checco, la finta santa induce il barone a vendere la sua proprietà e a donarle la somma, che a sua volta ella passa al marito per la creazione di un "supermarket" pornò... Ma la finta santa si è ormai abituata agli incontri notturni con Anteo, e finisce per tornare nell'orto fatidico, dove muore - come la "santa" Girolama - dopo aver dato alla luce un pargolo che Anteo, ormai povero ma felice, accoglie e fa suo.

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