Fantozzi (1975)
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Regia/Director: Luciano Salce Soggetto/Subject: opera Sceneggiatura/Screenplay: Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Paolo Villaggio, Luciano Salce Interpreti/Actors: Paolo Villaggio (rag. Ugo Fantozzi), Liù Bosisio (Pina, sua moglie), Plinio Fernando (Mariangela, figlia di Fantozzi), Anna Mazzamauro (signorina Silvani), Giuseppe Anatrelli (geom. Calboni), Gigi Reder (rag. Enzo Filini), Paolo Paoloni (megadirettore galattico), Umberto D'Orsi (cav. Diego Catellani), Bernardino Emanuelli, Elena Tricoli, Pietro Zardini, Giovanni Pazzafini (teppista), Artemio Antonini, Nicola Morelli, Valerio Ruggeri, Mirko Baiocchi, Willy Colombaioni, Giuseppe Terranova, Luciano Bonanni (cliente del ristorante giapponese), Jolanda Fortini, Ivano Gobbo, Amerigo Alberani, Vincenzo Vitaliano, Ettore Geri, Arnaldo Colombaioni, Giorgio Jovine, Enrico Marciani Fotografia/Photography: Erico Menczer Musica/Music: Fabio Frizzi Costumi/Costume Design: Orietta Nasalli Rocca Scene/Scene Design: Nedo Azzi Montaggio/Editing: Amedeo Salfa Suono/Sound: Mario Dallimonti Produzione/Production: Rizzoli Film Distribuzione/Distribution: Cineriz censura: 66266 del 26-03-1975 Altri titoli: Das Grösste Rindvieh veit und breit Trama: Capelli impomatati con taglio all'antica e "sfumatura alta", un massiccio e abominevole abito grigio a quadretti, Fantozzi è un personaggio tipico, l'immagine dei un certo italiano disimpegnato, qualunquista, benpensante, contrario al divorzio e favorevole al ripristino della pena di morte. Un personaggio che adopera un linguaggio iperbolico e si muove in una dimensione surreale e pre-apocalittica.
La vita di Fantozzi si svolge nell'ufficio della mega-ditta dove lo assale il terrore che il mega-direttore voglia fargli del male. In famiglia invece schiavizza la moglie; i "persuasori occulti" hanno su di lui facile presa. Le possibilità offerte dal consumismo e dalla "società del benessere" lo affascinano: gioca ogni tanto al tennis, di estate frequenta i mari col più alto tasso d'inquinamento, partecipa a squallidi veglioni, afferma che in autostrada impiega "tot" ore da casello a casello (e invece resta regolarmente imbottigliato), crede di saperla lunga su tutto.
Questo è Fantozzi, italiano medio. Fantozzi, sei tutti noi.
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