Pane e cioccolata (1973)
Torna indietro Pane e cioccolata (1973)
Regia/Director: Franco Brusati Soggetto/Subject: Franco Brusati Sceneggiatura/Screenplay: Franco Brusati, Jaia Fiastri, Nino Manfredi Interpreti/Actors: Nino Manfredi (Giovanni/Nino Garofoli), Johnny Dorelli (industriale), Anna Karina (Elena, greca), Federico Scrobogna (Grigory, il figlioletto della greca), Paolo Turco (Gianni), Gaetano Cimarosa [Tano Cimarosa] (Gigi), Ugo D'Alessio (Pietro), Max Delys (Renzo), Gianfranco Barra (turco), Giorgio Cerioni (ispettore di polizia), Francesco D'Adda (Rudiger), Geoffrey Copleston (Boegli), Umberto Raho (capo personale hotel), Nelide Giammarco (bionda), Manfred Freyberger (svizzero sportivo), Cyrus Elias (Michele), Licia Ferre, Giorgio Dolfin, Patrizia Giammei (amica moglie industriale), Giacomo Rizzo, Piero Morgia (cliente bar-tv), Fortunato Arena, Ciro Giorgio Fotografia/Photography: Luciano Tovoli Musica/Music: Daniele Patucchi, Daniele Patucchi Costumi/Costume Design: Guido Patrizio Scene/Scene Design: Luigi Scaccianoce, Paolo Biagetti Montaggio/Editing: Mario Morra Suono/Sound: Claudio Maielli Produzione/Production: Verona Produzione (1967) Distribuzione/Distribution: Cinema International Corporation censura: 63756 del 20-12-1973 Altri titoli: Bread and Chocolate, Pain et chocolat, Brot und Schokolade Trama: Emigrato in Svizzera per trovare un lavoro più sicuro e meno avvilente, Nino cerca d'inserirsi nella nuova realtà ambientale. Le difficoltà sono molte: troppe le differenze di mentalità, di abitudini, di livello di vita. Nino non si arrende: licenziato dal ristorante in cui lavora, anziché tornare in Italia, dove ha lasciato moglie e figli, cerca ospitalità presso una vicina di casa, una giovane greca esule, alla quale si lega di un sentimento, più di amore, di solidarietà e di reciproca pietà.
Altre delusioni lo attendono. Un miliardario italiano emigrato anch'egli - per ragioni fiscali - gli fa perdere involontariamente il piccolo gruzzolo dei risparmi; un tentativo di mimetizzarsi da "nordico" fallisce miseramente per un inconsulto "goal!" gridato davanti a un televisore che trasmette la partita Svizzera-Italia. Il treno carico di connazionali vocianti e canterini imbocca una galleria. Ma da questa vien fuori Nino. E' sceso, non si sa come, e torna indietro a piedi. Non si arrende.
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