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Touche pas la femme blanche [Non toccare la donna bianca] (1974)

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Touche pas la femme blanche [Non toccare la donna bianca] (1974)



Regia/Director: Marco Ferreri
Soggetto/Subject: Marco Ferreri
Sceneggiatura/Screenplay: Marco Ferreri, Rafael Azcona
Interpreti/Actors: Marcello Mastroianni (George Armstrong Custer), Catherine Deneuve (Marie-Hélène de Boismonfrais), Michel Piccoli (Buffalo Bill), Philippe Noiret (generale Terry), Ugo Tognazzi (Mitch, guida indiana), Alain Cuny (Toro Seduto), Serge Reggiani (crazy horse), Darry Cowl (Arcibald, veterinaio imbalsamatore), Monique Chaumette (sister Lucy), Franca Bettoja (Raggio di Luna, moglie di Mitch), Paolo Villaggio (prof. Pinkerton, antropologo), Daniele Dublino (rappresentante del governo), Franco Fabrizi (maggiore Tom Custer), Henri Piccoli (padre di Toro seduto), Francine Custer (Hermine Terry), André Boutang (uomo di potere), Laurent Vedres (uomo di potere), Solange Blondeau (fidanzata di Archibald), Gianmarco Tognazzi (figlio di Mitch e Raggio di Luna), Marco Ferreri (Kellogg, giornalista), Solange Koch, Maritin, Jeff Zimmermann, Noel Simsolo, Jacques Robiolles, Bertrand Tavernier
Fotografia/Photography: Etienne Becker
Musica/Music: Philippe Sarde
Costumi/Costume Design: Lina Nerli Taviani
Montaggio/Editing: Ruggero Mastroianni
Suono/Sound: Henri Antoine Roux
Produzione/Production: P.E.A. - Produzioni Europee Associate di Grimaldi Maria Rosa, Films 66, Paris, Mara Films, Paris, Laser Production, Paris
Distribuzione/Distribution: 20th Century Fox
censura: 65132 del 01-10-1974
Altri titoli: Non toccare la donna bianca, Don't Touch White Women
Trama: Il generale George Armstrong Custer, l'eroe delle campagne indiane dal 1867 al 1878, cavalca nello scenario devastato dell'altopiano Beaubourg. All'ombra delle staccionate, Toro Seduto, grande capo del Sioux, medita sul destino della sua gente. La Borsa del commercio serve di luogo di riunione ai finanzieri e ai membri del governo americano. E Buffalo Bill, istrione agghindato e assetato di pubblicità, si esibisce in un caffé-teatro. Custer è uno smargiasso fiacco e civettuolo, infatuato dei propri successi. Il suo diretto superiore, generale Terry, è un pantofolaio valetudinario; i due parlano di pacificazione e di espansione, mentre in realtà sognano null'altro che il genocidio. Né gli indiani sono migliori. Toro Seduto oscilla tra rimbambimento e saggezza, lo stregone nella tribù è un folle, e c'è anche un servile collaborazionista. A un certo punto nasce un idillio tra Custer e una focosa verginella francese, che quasi violenta il riguardoso eroe. Tutta questa bella gente si stermina allegramente nella battaglia del Little Big Horn.

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