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Il lumacone (1974)

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Il lumacone (1974)



Regia/Director: Paolo Cavara
Soggetto/Subject: Paolo Cavara, Ruggero Maccari
Sceneggiatura/Screenplay: Ruggero Maccari
Interpreti/Actors: Turi Ferro (Gianni Rodinò), Agostina Belli (Elisa), Ninetto Davoli (Ginetto), Francesco Mulè (Pietro, proprietario pizzeria), Isa Danieli (Carmela), Fioretta Mari (Teresa), Gabriella Giorgelli (Paola), Giorgio Bixio (don Mauro), Liù Bosisio (nipote di Gianni), Mico Cundari (l'amministratore), Teodoro Corrà (brigadiere), Sandro Dori (guardiano ferroviario), Daniele Dublino (capocameriere), Alberto Sorrentino (tipografo), Ippolita Ciossani, Franca Moretti (Giorgina), Ippolita Giussani (Diana), Maria Tolu (madre di Teresa), Tuccio Musumeci (usciere ufficio licenze), Enzo Robutti (cliente di Giorgina), Giovanni Pallavicino (proprietario ristorante), Stefano Amato (garzone bar), Gianfranco Barra (portiere dello stabile), Livio Galassi (amico di Ginetto al bar), Gennaro Ombra (uomo svegliato da Gianni), Franco Bracardi, Giorgio Bixio (don Mauro), Gaetano Campisi, Giuseppe Lo Presti, Franz Drago, Gerardo Scala, Vittorio Fanfoni, Mariella Lo Giudice, Aldo Rendine, Lorenzo Piani
Fotografia/Photography: Arturo Zavattini
Musica/Music: Daniele Patucchi
Costumi/Costume Design: Marisa Crimi
Scene/Scene Design: Gianni Polidori
Montaggio/Editing: Antonio Siciliano
Suono/Sound: Mario Ottavi
Produzione/Production: Italian International Film
Distribuzione/Distribution: Italian International Film
censura: 65748 del 18-12-1974
Trama: Gianni Rodinò è un anziano siciliano, ancora fascinoso e ben portante. Fa il cuoco in un ristorante; ma sfortunate vicende familiari lo hanno ridotto in deplorevoli condizioni psicologiche ed umane. La moglie infatti lo ha piantato; e Gianni si è dato al bere, trascurando il lavoro. Nella sua ebbrezza gli viene un'idea bislacca; quella di acquistare un vecchio vagone ferroviario e trasformarlo in un ristorante. Lascia il proprio lavoro e procede all'acquisto del vagone. Una sera però egli torna al vecchio ristorante dove lavorava, ed è lì che si accorge che la moglie, che lo ha tanto fatto soffrire, in realtà sta in condizioni molto peggiori delle sue. Presa coscienza di questa nuova realtà, Gianni Rodinò torna a nuova vita ed al suo vagone.

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