Corruzione al palazzo di giustizia (1974)
Torna indietro Corruzione al palazzo di giustizia (1974)
Regia/Director: Marcello Aliprandi Soggetto/Subject: opera Sceneggiatura/Screenplay: Marcello Aliprandi, Gianfranco Clerici, Fernando Imbert Interpreti/Actors: Franco Nero (giudice Dani), Fernando Rey (giudice Giulio Vanini), Martin Balsam (ing. Carlo Goya), Gabriele Ferzetti (giudice Prandon), Umberto Orsini (giudice Erzi), Mara Danaud (Flavia, amica di Goya), Giovanna Benedetto (Elena, figlia di Vanini), Umberto D'Orsi ("eccellenza"), Renato Montanari (ministro), Aldo Bonamano (giudice), Nicola Morelli [Nick Morelli] (giudice), Bruno Tocci (incendiario), Renato Baldini (altro incendiario), Adriano Amidei Migliano (incaricato di Goja), Tom Felleghi (assistente di Goja), Evelyn Hanack, Renato Marinelli, Bruno Rosa, Marghe Sala, Ugo Maria Morosi, Francesco D'Adda, Roberto Pescara, Roberto Antonelli, Valentino Dain, Carla Mancini, Lorenzo Piani Fotografia/Photography: Gastone Di Giovanni Musica/Music: Pino Donaggio Costumi/Costume Design: Mariolina Bono Scene/Scene Design: Giuseppe Bassan, Fernando Imbert Montaggio/Editing: Gian Maria Messeri Suono/Sound: Massimo Jaboni Produzione/Production: Filmes (1972) Distribuzione/Distribution: Ital-Noleggio Cinematografico censura: 65577 del 30-11-1974 Trama: Vanini, presidente del Tribunale, riceve dal Ministro l'incarico di perquisire l'archivio segreto di Goja, industriale potente e corruttore. Ma l'archivio è sparito: qualcuno evidentemente ha avvertito Goja. E dall'archivio del Tribunale sparisce anche un dossier molto compromettente per Goja e i suoi protettori.
Cusani, magistrato ambizioso e senza scrupoli, fa cadere i sospetti sul vecchio Vanini, al cui posto egli spera di succedere. Subornando Elena, figlia di Vanini, accede alla cassaforte di costui e vi trova il dossier di Goja. Ora Vanini non ha più in mano alcuna arma per difendersi e allontanare da sé lo scandalo che sta per travolgerlo. La stessa misteriosa "Eccellenza" che lo ha sempre protetto ora lo abbandona al suo destino, e si appresta a riversare i suoi favori su Cusani. Costui, accusato da Elena in un drammatico colloquio, si rende conto della propria ignominia. Ma è troppo tardi: proprio a lui viene affidata l'istruzione del processo che coinvolgerà altissimi personaggi tra cui lo stesso "Eccellenza". Attanagliato dallo sgomento e dal rimorso, Cusani vorrebbe rifiutare, confessare le sue malefatte. Ma il ministro glielo impedisce: egli dovrà percorrere fino in fondo la sua strada.
|
Questo sito utilizza cookie tecnici propri e di terze parti al fine di migliorare la navigazione Per maggiori informazioni visita la nostra privacy policy. | Accetto i cookies di questo sito, non mostrare la informativa. OK | |
|