Il Bianco il Giallo il Nero (1974)
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Regia/Director: Sergio Corbucci Soggetto/Subject: Antonio Troisio, Marcello Coscia Sceneggiatura/Screenplay: Mario Amendola, Sergio Corbucci, Santiago Moncada, Renée Asseo Interpreti/Actors: Giuliano Gemma (bandito Blanc de Blanc detto lo Svizzero), Tomas Milian (Sakura il giapponese), Eli Wallach (Edward James Gideon sceriffo"Black Jack"), Manuel De Blas, Jacques Berthier (Butler, il barbiere), Romano Puppo, Nazzareno Zamperla, Edoardo Biagetti [Edy Biagetti], Ideo Saito (Yamoto, il samurai), Frank Nuyen (console giapponese), Lorenzo Robledo (colonnello), Giovanni Petti, Carla Mancini, Franco Tocci, Chris Huerta (Robinson grasso), Rafael Albaicín, Lorenzo Piani, Tito García, Mirta Miller, Giovanni Petrucci Fotografia/Photography: Luis Cuadrado Musica/Music: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis Costumi/Costume Design: Silvio Laurenzi Scene/Scene Design: Piero Filippone [Pietro Filippone] Montaggio/Editing: Eugenio Alabiso Suono/Sound: Pietro Spadoni, Alfredo Polo Produzione/Production: Tritone Cinematografica, Filmel, Paris, Mundial Film, Madrid Distribuzione/Distribution: C.I.D.I.F. censura: 65722 del 19-12-1974 Altri titoli: El blanco, el amarillo, el negro, Le blanc, le jaune et le noir, Stetson - Drei Halunken erster Klasse, Blanco, el amarillo y el negro Trama: Il "bianco", il "giallo" e il "nero" sono, ognuno nel proprio genere, tre personaggi originali. Il bianco è uno scanzonato fuorilegge d'origine europea che scorazza per il west combinandone di cotte e di crude a tutti gli sceriffi; compreso il più tenace di essi, soprannominato, per la sua inflessibilità, il nero. Il giallo invece è un giapponese aspirante samurai.
Gli interessi che uniscono il terzetto sono diversi e spesso opposti: il bianco va a caccia di un milione di dollari, il nero si adopera affinché il denaro finisca nelle mani giuste, il giallo si dà da fare per realizzare il suo sogno di diventare ufficialmente samurai.
Tutti e tre, volenti o nolenti, si trovano invischiati in un ginepraio di guai che di volta in volta li costringono a solidalizzare ovvero a contrastarsi vicendevolmente in un continuo susseguirsi di avventure, di colpi di scena, di tranelli, di imboscate, affrontati e superati con l'astuzia e l'abilità con la quale sanno fare uso delle mani e dei piedi. Al termine di tante emozionanti ed allegre vicissitudini ognuno dei tre riprende la propria strada.
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