Il bestione (1974)
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Regia/Director: Sergio Corbucci Soggetto/Subject: Luciano Vincenzoni, Sergio Donati Sceneggiatura/Screenplay: Luciano Vincenzoni, Sergio Donati Interpreti/Actors: Giancarlo Giannini (Nino Patrovita), Michel Constantin (Sandro Colautti), Giuliana Calandra (Amalia, la vedova), Giuseppe Maffioli (Supershell), Gabriella Giorgelli (Zoe), Jole Fierro (ex moglie di Sandro Colautti), Enzo Fiermonte (Matteo Sacchi), Carlo Gaddi ("Pacco di 70 chili"), Philippe Hersent (proprietario autotrasporti C.I.S.A.), Giorgio Trestini (autista ferrarese), Dalila Di Lazzaro (Magda), Attilio Duse, Anna Mazzamauro (Elena), Imma Piro, Franco Angrisano (spedizioniere) Fotografia/Photography: Giuseppe Rotunno Musica/Music: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis Costumi/Costume Design: Osanna Guardini Scene/Scene Design: Giacinto Burchiellaro Montaggio/Editing: Eugenio Alabiso Suono/Sound: Carlo Palmieri Produzione/Production: Compagnia Cinematografica Champion, P.E.C.F., Paris Distribuzione/Distribution: P.I.C. Produzione Intercontinentali Cinematografiche censura: 64790 del 01-07-1974 Altri titoli: Deux grandes gueules, Die Cleveren Zwei Trama: Da anni Sandro conduce il suo "bestione" per le strade d'Europa. Un giorno gli viene assegnato un nuovo compagno di guida: Nino, un giovane ed irruento siciliano, ancora inesperto della dura e spietata vita del camionista. Dopo qualche contrasto nasce tra i due una profonda amicizia. Sandro, benché abbia tre figli, è separato dalla moglie. Nino invece è scapolo e se la fa con una ricca e belloccia vedova, Amalia, che lo interessa soprattutto perché potrebbe finanziargli l'acquisto di un camion per mettersi in proprio. Ma la gelosa Amalia, scoperto Nino in tenero atteggiamento con una biondina, gli fa una scenata e lo abbandona.
Addio bestione.
Nino non si arrende, e convince Sandro a impegnare i suoi risparmi: comprano un grosso camion e mettono su una piccola azienda di trasporti. Purtroppo però sorgono ben presto molti problemi imprevisti, tra cui perfino la mafia dei trasporti. Sandro e Nino non cedono alle minacce e ai ricatti e, grazie al loro spirito d'iniziativa e d'improvvisazione, riescono a superare tutte le difficoltà.
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