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Le serpent [Il serpente] (1973)

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Le serpent [Il serpente] (1973)



Regia/Director: Henri Verneuil
Sceneggiatura/Screenplay: Henri Verneuil, Gilles Perrault
Interpreti/Actors: Yul Brynner (Vlassov), Henry Fonda (Allan Davies), Dirk Bogarde (Philip, Boyle), Philippe Noiret (Lucien Berthon), Michel Bouquet (Travel), Martin Held (Lepke), Farley Granger (programmatore), Virna Lisi (Annabel Lee), Guy Tréjean (Deval), Marie Dubois (Suzanne), Elga Andersen (Kate Cross), Robert Alda (interrogatore), Nathalie Nerval (Tatiana), André Falcon (French Diplomat), Paola Pitagora, François Maistre, Luigi Diberti, William Sabatier, Robert Party, Larry Dolgin
Fotografia/Photography: Claude Renoir
Musica/Music: Ennio Morricone
Scene/Scene Design: Jacques Saulnier
Montaggio/Editing: Pierre Gillette
Produzione/Production: Euro International Films, Films La Boëtie, Paris, Rialto Film Preben Philipsen, Berlin
Distribuzione/Distribution: Euro International Films
censura: 62335 del 17-04-1973
Altri titoli: Il serpente, Die Schlange, The Serpent
Trama: Il colonnello Vlassov sceglie la libertà, e porta alla C.I.A. una lista impressionante di personalità occidentali che lavorano per i sovietici. Alcuni sono tedeschi, e due di essi ben presto muoiono in circostanze misteriose. Anche a Londra vi sono delle spie, tra cui i diplomatici Burgess e Mac Lean; e così in Francia, tra cui il vice capo dello spionaggio, Berthon. Costui, accusato pubblicamente, cerca di difendersi, ma la fuga in Russia di Burgess e Mac Lean, avvalorando le rivelazioni di Vlassov, rende insostenibile la posizione di Berthon, che viene processato. In realtà è Boyle, alto esponente dell'Intelligence Service, che, essendo da sempre un agente sovietico, ha fabbricato false liste di spie per eliminare avversari pericolosi. E Vlassov non è un vero fuggiasco, ma uno strumento di Boyle. L'inserimento, ad opera della C.I.A., dei nomi di Burgess e Mac Lean, spie vere, nei falsi elenchi, disorienta Boyle, che dopo aver fatto fuggire i due li raggiunge a Mosca. Anche Vlassov torna a Mosca, ma ormai saranno tutti, fino al termine dei loro giorni, degli uomini finiti.

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