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La proprietà non è più un furto (1973)

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La proprietà non è più un furto (1973)



Regia/Director: Elio Petri
Soggetto/Subject: Elio Petri, Ugo Pirro
Sceneggiatura/Screenplay: Elio Petri, Ugo Pirro
Interpreti/Actors: Ugo Tognazzi (macellaio), Flavio Bucci (rag. Total), Daria Nicolodi (Anita), Luigi Proietti (argentino, oratore funebre dei ladri), Mario Scaccia (Alessandro Marzo, detto "Albertone"), Orazio Orlando (brigadiere Pirelli), Salvo Randone (padre Total), Julien Guiomar (direttore di banca), Jacques Herlin (impiegato di banca), Ada Pometti, Cecilia Polizzi (Mafalda la ricettatrice), Luigi Antonio Guerra, Pier Luigi D'Orazio, Gino Milli (Zagané), Ettore Garofalo (Bocio)
Fotografia/Photography: Luigi Kuveiller
Musica/Music: Ennio Morricone
Costumi/Costume Design: Gianni Polidori
Scene/Scene Design: Gianni Polidori
Montaggio/Editing: Ruggero Mastroianni
Suono/Sound: Mario Bramonti
Produzione/Production: Quasars Film Company, Labrador Films, Paris, Studio du Dragon, Paris, S.N. Cinévog, Paris
Distribuzione/Distribution: Titanus
censura: 62682 del 28-06-1973
Altri titoli: La proprieté, c'est plus le vol
Trama: Benché lavori in banca, Total ha in odio il danaro e chi lo possiede, ne prova un vero e proprio ribrezzo fisico. Individuato in un cliente, un ricco e laido Macellaio, il simbolo vivente della Proprietà che lui odia, si dà a perseguitarlo in tutti i modi, derubandolo delle cose a cui tiene di più. Tra l'altro gli sottrae la concubina Anita, "l'oggetto" più lussuoso che egli possegga. Il danaro no, non lo tocca: è maledetto. Ma il furbo Macellaio sa trarre profitto anche dai furti, intascando lauti premi di assicurazione. E gioca al gatto col topo con il suo persecutore, che ha individuato ma che non denuncia perché lo teme. Anzi, quando Total, messosi in combutta col ladro Albertone, rende sempre più frenetiche e incoerenti le sue azioni, e viene arrestato, il Macellaio lo salva dalla galera, gli offre ricchezze e una vita disonesta e sicura. Total rifiuta. Ma non si sfidano impunemente le leggi sacre della Proprietà. Il sogno egalitario di Total è utopistico. Il Macellaio, gran sacerdote della religione del danaro e profeta della Disuguaglianza tra gli uomini, lo raggiunge e lo uccide con le sue mani.

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