La polizia sta a guardare (1973)
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Regia/Director: Roberto Infascelli Soggetto/Subject: Marcello D'Amico Sceneggiatura/Screenplay: Augusto Caminito, Roberto Infascelli Interpreti/Actors: Enrico Maria Salerno (Cardone, il nuovo questore), Jean Sorel (procuratore Aloisi), Lee J. Cobb (dott. Jovine), Luciana Paluzzi (Renata Boletti), Claudio Gora (avv. Samperi), Laura Belli (Laura Ponti), Gianni Bonagura (dott. Zenoni), Ezio Sancrotti (Catalano), Ignazio Leone (maresciallo), Ennio Balbo (prefetto), Ezio Saverotti, Franco Angrisano (giornalista), Tino Bianchi (medico legale), Enzo Consoli, Remo De Angelis, Francesco Ferrini, Luigi Antonio Guerra, Gioacchino Maniscalco, Francesco Moraldi, Giovan Battista Salerno (Massimo Cardone), Enrico Ostermann (Alvaro Verganò), Philippe Hersent (Alvise Riccardi), Sergio Serafini (altro giornalista) Fotografia/Photography: Riccardo Pallottini Musica/Music: Stelvio Cipriani, Stelvio Cipriani Scene/Scene Design: Franco Bottari Montaggio/Editing: Roberto Perpignani, Roberto Perpignani Produzione/Production: Primex Italiana Distribuzione/Distribution: Euro International Films censura: 63432 del 06-11-1973 Altri titoli: Le grand kidnapping Trama: Brescia. Per porre un termine all'ondata delinquenziale, sfociata in una serie di sequestri a scopo di ricatto, viene chiamato il Vice Questore Cardone. Gli dà le consegne il commissario Jovine, il quale, deluso e frustrato per l'impotenza in cui le nuove leggi hanno posto gli organi di polizia, si è messo in pensione.
Cardone è un duro: non tratta con i ricattatori, neanche quando minacciano di uccidere persone rapite. E i fatti sembrano dargli ragione. Ma un giorno gli rapiscono il suo stesso figlio, Massimo: non per averne un riscatto, ma per "screditare" le sue teorie e i suoi atteggiamenti. Benché moralmente distrutto, Cardone agisce con la consueta energia e riesce, attraverso una serie di indizi, a risalire ai mandati dei rapimenti e al vero capo dell'organizzazione. E' l'ex commissario Jovine, che egli si reca personalmente ad arrestare. Purtroppo la liberazione di Massimo finisce drammaticamente. I suoi custodi tentano la fuga facendosi scudo con l'ostaggio, poi gettano il giovane dalla vettura in corsa. A un posto di blocco vengono falciati e uccisi dalla polizia.
Poco dopo arriva Cardone. Si avvicina lentamente al luogo dov'è stato gettato Massimo. Ritroverà ancora in vita suo figlio?
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