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Lo scopone scientifico (1972)

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Lo scopone scientifico (1972)



Regia/Director: Luigi Comencini
Soggetto/Subject: Rodolfo Sonego
Sceneggiatura/Screenplay: Rodolfo Sonego
Interpreti/Actors: Alberto Sordi (Peppino), Silvana Mangano (Antonia, moglie di Peppino), Joseph Cotten (George, accompagnatore della miliardaria), Domenico Modugno (Ginetto), Bette Davis (vecchia signora americana, miliardaria), Mario Carotenuto (Armando Castellini, detto il "professore"), Antonella Di Maggio (Cleopatra, figlia di Peppino e Antonia), Daniele Dublino (don Roberto), Luciana Lehar (Jolanda, sorella di Peppino), Franca Scagnetti (Pasqualina, la cuoca), Luciano Martana, Aristide Caporale, Alfredo Capri, Goffredo Pistoni, Leonardo Pantaleo, Guido Cerniglia (medico della vecchia americana), Emilio Cappuccio, Dante Cecilia, Riccardo Perrucchetti, Piero Morgia (sfruttatore di Jolanda), Luigi Antonio Guerra, Fabio Garriba, Ennio Antonelli (zio Osvaldo, impresario pompe funebri), Marco Tulli (impresario, pompe funebri di lusso), Dalila Di Lazzaro (infermiera), Giselda Castrini (collega di Jolanda), Giacomo De Michelis (borgataro)
Fotografia/Photography: Giuseppe Ruzzolini, Giuseppe Ruzzolini
Musica/Music: Piero Piccioni
Costumi/Costume Design: Bruna Parmesan
Scene/Scene Design: Luigi Scaccianoce
Montaggio/Editing: Nino Baragli, Nino Baragli
Suono/Sound: Bruno Brunacci
Produzione/Production: Produzioni De Laurentiis - International Manufacturing Compa
Distribuzione/Distribution: Cinema International Corporation
censura: 60884 del 24-08-1972
Altri titoli: L'argent de la vieille, Teuflisches Spiel
Trama: Un'anziana miliardaria americana, fanatica del gioco, capita a Roma una volta all'anno, ospite in una sontuosa villa che domina una borgata di baraccati. Che si può giocare a Roma? Lo scopone scientifico; è la stravagante nababba invita ogni volta una coppia di baraccati, Peppino e Antonia, a giocare con lei e col suo segretario. I due poveracci non hanno una lira, ma la vecchia presta loro ogni volta un milione. Prima o poi potrebbero diventare ricchi, anche perché giocano benissimo; ma il guaio è che si gioca al rilancio, cioè raddoppiando ogni volta la posta. E allora i due baraccati sono prigionieri di un gioco i cui fili sono mossi dalla vecchia avida: basta che perdano una sola volta, comìè inevitabile, perché si ritrovino al punto di partenza, cioè a zero. E tuttavia, nell'illusione di far "saltare", una volta o l'altra, il banco, la coppia aspetta tutto l'anno il ritorno della vecchia; e con loro, tutto il variopinto e miserabile mondo delle baracche, coinvolto nella medesima speranza di un'impossibile ricchezza, aspetta.

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