Racconti proibiti... di niente vestiti (1972)
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Regia/Director: Brunello Rondi Soggetto/Subject: Roberto Leoni, Gianfranco Bucceri Sceneggiatura/Screenplay: Roberto Leoni, Gianfranco Bucceri, Brunello Rondi Interpreti/Actors: Janet Agren (Maddalena), Tina Aumont (Dircve, la maga), Norberto Botti (Morando), Barbara Bouchet (Lucrezia degli Uberti), Rossano Brazzi (Lorenzo), Enzo Cerusico (Romeo), Ben Ekland (Uccio), Antonio Falsi (Sarnacchione di Casteltroia), Michael Forest (Bastianazzo), Silvia Monti (Felicita), Magalì Noël (donna Prudenza), Karin Schubert (contadina bionda), Monica Strebel ("morte"), Leopoldo Trieste (sposo sterile), Venantino Venantini (soldato siciliano), Didi Perego (Giulietta, ricca mugnaia), Renato Malavasi (vecchio dalla maga), Edda Ferronao (duchessa de' Falcocchioni), Lidia Brazzi (sora Amalia), Paola Canzi, Andrea Scotti, Arrigo Mori, Maria Salinelli, Marisa Traversi, Mario Fantini, Bruno Boschetti, Adriano Biotti Fotografia/Photography: Luciano Trasatti Musica/Music: Stelvio Cipriani Costumi/Costume Design: Monica Salinelli Scene/Scene Design: Gian Francesco Ramacci Montaggio/Editing: Marcello Malvestito Suono/Sound: Eugenio Rondani Produzione/Production: Chiara Films Internazionali Distribuzione/Distribution: Panta Cinematografica censura: 60924 del 20-09-1972 Trama: Gianlorenzo del Cambio, pittore, orafo e galante gentiluomo cinquecentesco, riceve dal vecchio ser Uguccione una delicata consegna: convincere il giovane Uccio, suo amico erede, ad abbandonare la solitudine degli studi per conoscere la vita, le donne, l'amore. Maestro ed allievo iniziano il loro viaggio per la Toscana. Gianlorenzo vuole soprattutto stimolare le latenti qualità virili del giovane. Contadine e duchesse, pastorelle e gentildonne: gliene fa conoscere di tutte le specie, ma Uccio non sembra volersi staccare dai suoi sogni di amor cortese e platonico. Allora Gianlorenzo fa ricorso a una scelta e fantastica aneddotica popolare, ammannendo al giovane alcune sorprendenti parabole amorose. Dopo una fitta serie di lezioni, apparentemente poco fruttuose, si arriva all'esame finale: l'attacco alla virtù di Lucrezia, sdegnosa duchessa degli Uberti. A questo punto Uccio dimostra che pazienza e sapere non sono stati spesi invano dal suo maestro, e con un'improvvisa impennata consegue a pieni voti la promozione. |
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