Nel nome del padre (1972)
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Regia/Director: Marco Bellocchio Soggetto/Subject: Marco Bellocchio Sceneggiatura/Screenplay: Marco Bellocchio Interpreti/Actors: Yves Beneyton (Angelo Transeunti), Renato Scarpa (padre Corazza, vicerettore), Aldo Sassi (Franco), Laura Betti (madre di Franco), Piero Vida (Bestias), Lou Castel (Salvatore l'inserviente), Marco Romizi (Camma), Amerigo Alberani (prefetto Diotaiuti), Gérard Boucaron (Bocciofili), Edoardo Torricella (padre Matematicus), Tino Maestroni (Tino), Gisella Burinato (Lisetta), Luisa De Gaetano (la Madonna della Consolazione), Claudio Besestri (Muscolo), Livio Galassi (Marsilio), Orazio Stracuzzi (Remondini), Christian Alegny (rettore), Gianni Schicchi (Ghiaccio), Guerrino Crivello (Beato), Marino Cenna (Nicola), Rate Furlan (padre Economus), Franca Silvestrini (sorella di Franco), Riccardo Belingeri (Berlinghi), Salvatore Olivieri (Mimmo), Vittorio Fanfoni (Padre Obeso), Rossano Jalenti (Beato, servo suicida), Ludovico Paveri (Vico), Elisabetta Bucciarelli (nonna), Stefano Corsi (allievo), Tommaso Camuto (inserviente), Simone Carella (inserviente) Fotografia/Photography: Franco Di Giacomo Musica/Music: Nicola Piovani Costumi/Costume Design: Enrico Job Scene/Scene Design: Amedeo Fago Montaggio/Editing: Franco Arcalli Suono/Sound: Fernando Pescetelli Produzione/Production: Vides Cinematografica di Franco Cristaldi Distribuzione/Distribution: Ital-Noleggio Cinematografico censura: 59909 del 09-03-1972 Altri titoli: Au nom du père, Im Namen des Vaters Trama: In un collegio religioso l'arrivo di Angelo, ragazzo ricco e viziato, mette lo scompiglio tra i convitti, già insofferenti delle severe regole e degli antiquati metodi d'insegnamento. Angelo, diventato il "capo" della comunità, esercita sui compagni un'influenza precisa e si pone in contrasto col vice-rettore che rappresenta i metodi tradizionali. Aiutato dall'intellettuale Franco e dal timido Camma, Angelo fa espellere dal collegio il pavido prefetto Diotaiuti, organizza una recita grandguignolesca e mette definitivamente lo scompiglio nel collegio quando fa sparire il cadavere di un vecchio professore. Incitati da Angelo, anche i servitori del collegio si ribellano per ottenere migliori condizioni di lavoro, ma lo sciopero fallisce quando uno di loro si suicida. La verità è che tutta questa ribellione è sostanzialmente inutile: le stesse gerarchie del collegio sono convinte che occorre rimodernare tutto, e alla fine dell'anno scolastico cominciano i lavori di demolizione per dare alla scuola una veste anche esteriormente nuova. Ad Angelo non resta che compiere un ultimo gesto di rivolta: l'abbattimento di un pero ritenuto miracoloso. |
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