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Che c'entriamo noi con la rivoluzione? (1972)

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Che c'entriamo noi con la rivoluzione? (1972)



Regia/Director: Sergio Corbucci
Soggetto/Subject: Sergio Corbucci
Sceneggiatura/Screenplay: Sabatino Ciuffini, Sergio Corbucci, Massimo Franciosa, Massimo Franciosa
Interpreti/Actors: Vittorio Gassman (Guido, Guidi), Paolo Villaggio (don Albino Moncalieri), Francisco Rabal, Rosanna Yanni (Rossana Botillo), Riccardo Garrone (Peppino Garibaldi), Leo Anchóriz (Pablo Carrasco), Eduardo Fajardo (colonnello Eusebio Herrero), José Canalejas, Simon Arriaga, Carmen Pericolo, Diana Sorel (Dorothea), Victor Israel (Augusto, l'attore), Werner Pochat
Fotografia/Photography: Alejandro Ulloa
Musica/Music: Ennio Morricone
Costumi/Costume Design: Franco Carretti
Scene/Scene Design: Piero Filippone
Montaggio/Editing: Eugenio Alabiso
Suono/Sound: Benito Alchimede
Produzione/Production: Fair Film, Midega Films, Madrid
Distribuzione/Distribution: Dear International Film
censura: 61476 del 29-11-1972
Altri titoli: Mais qu'est-ce que je viens foutre au milieu de cette revolu, ¿Qué no importa la revolución?
Trama: Il cav. Guido Guidi, direttore e mattatore di una scalcinata compagnia di comici italiani, viene ingaggiato per una recita a Santa Cruz, nel Messico. Ma qui, durante la recita del Riccardo III scoppia la rivoluzione di Zapata: il teatro è assalito e tutti i notabili che vi si erano raccolti vengono massacrati. Guidi e don Albino - un pretonzolo col quale l'attore ha avuto alcuni scontri, ma al quale è ora legato dalla sorte comune - vengono strumentalizzati dai ribelli e, catturati poi dai governativi, rischiano alternativamente la morte, riuscendo però sempre a liberarsi vicendevolmente. Dopo vari tira e molla, Guidi, caduto stabilmente nelle mani del colonnello Herrero, si vede promettere la libertà se, travestendosi da Zapata, inciterà il popolo e i ribelli ad arrendersi. Guidi accetta, ma durante il suo giro vede un plotone di esecuzione che fucila, tra gli altri, il suo amico don Albino. Indignato si toglie la maschera e invita il popolo a sollevarsi. Ferito a morte da Herrero, Guidi, barcollante, cade tra le braccia di... don Albino, che all'ultimo momento era stato risparmiato in virtù dell'abito talare.

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