Bronte cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato (1971)
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Regia/Director: Florestano Vancini Soggetto/Subject: Benedetto Benedetti, Fabio Carpi, Florestano Vancini Sceneggiatura/Screenplay: Nicola Badalucco, Fabio Carpi, Leonardo Sciascia, Florestano Vancini Interpreti/Actors: Ivo Garrani (avv. Nicola Lombardo), Mariano Rigillo (Nino Bixio), Nicola Lombardo, Filippo Scelzo (don Palermo, il prete), Radan Kukic (Calogero Gasparazzo), Loris Bazzocchi (Nunzio Longi), Anna Maria Chio (Maria Lombardo), Mico Cundari (prete), Pietro Fumelli (prete), Bert Sotlar, Empedocle Buzzanca, Giuliano Petrelli, Franco Aloisi, Aldo Cecconi, Ilja Dzuvalekoski, Ernesto Colli, Miodrag Loncar, Andjelko Stimac, Veljko Maricic, Edda Di Benedetto, Anna Maria Lanciaprima Fotografia/Photography: Nenad Jovicic Musica/Music: Egisto Macchi Costumi/Costume Design: Silvana Pantani Scene/Scene Design: Mario Scisci Montaggio/Editing: Roberto Perpignani Produzione/Production: Alfa Cinematografica (1962), RAI-Radiotelevisione Italiana, Histria Film, Koper Distribuzione/Distribution: Cinema International Corporation censura: 58705 del 10-08-1971 Altri titoli: Bronte - Kronika jednog pokolja o kojem udzbenici historije Trama: Nel 1860, a Bronte, un centro agricolo situato alle spalle dell'Etna, i contadini incominciano a manifestare per le strade chiedendo la restituzione delle terre e il rinnovo delle cariche municipali. Il loro capo è Nicola Lombardo, un avvocato che ha già fatto la rivoluzione del 1848, che è sempre stato all'opposizione. Lombardo vuole creare a Bronte un fatto compiuto: conquistare il Municipio, ritrovare le antiche mappe per identificare i legittimi proprietari delle terre usurpate, riportare l'ordine e la giustizia.
Durante la notte - una notte di festa per il popolo - si verificano alcuni episodi (qualche furto, qualche rissa, qualche vendetta privata), i quali creano il clima adatto a fare esplodere una vera rivolta.
Inviati da Garibaldi, arrivano i garibaldini venuti dal Nord con ben altri ideali. Bixio proclama a Bronte lo stato d'assedio, impone una tassa di guerra che i poveri non sono in grado di pagare, arresta centocinquanta contadini e fa immediatamente condannare cinque uomini.
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