Giù la testa (1971)
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Regia/Director: Sergio Leone Soggetto/Subject: Sergio Leone, Sergio Donati Sceneggiatura/Screenplay: Luciano Vincenzoni, Sergio Donati, Sergio Leone Interpreti/Actors: Rod Steiger (Juan Miranda), James Coburn (Sean Mallory), Romolo Valli (Villega), Maria Monti (Adelita, passeggera diligenza), Rick Battaglia (Saterna, capo rivoluzionario messicano), Franco Graziosi (generale Huerta), Domingo Antoine (col. Gunther Reza), Giulio Battiferri, Poldo Bendandi (rivoluzionario fucilato), Omar Bonaro, Roy Bosier (proprietario terriero), John Frederick, Amato Garbini, Michael Harvey, Biagio La Rocca, Furio Meniconi (altro rivoluzionario fucilato), Nazzareno Natale, Vincenzo Norvese, Stefano Oppedisano, Amelio Perlini [Memé Perlini] (peone), Goffredo Pistoni (Nino), Renato Pontecchi (Pepe), Jean Rougel (prete sulla carrozza), Corrado Solari (Sebastian), Benito Stefanelli, Franco Tocci, Rosita Torosh, Anthony Vernon (passeggero diligenza), Antonio Casale (notaio), Franco Collace (Napoleone) Fotografia/Photography: Giuseppe Ruzzolini Musica/Music: Ennio Morricone Costumi/Costume Design: Franco Carretti Scene/Scene Design: Andrea Crisanti Montaggio/Editing: Nino Baragli Produzione/Production: Rafran Cinematografica, Euro International Films, Miura Cinematografica Distribuzione/Distribution: Euro International Films censura: 59180 del 23-10-1971 Altri titoli: Duck, you Sucker!, Fistful of Dynamite, ¡ agáchate, maldito!, Il était une fois... la révolution, Todesmelodie Trama: Messico 1913-'14 dopo il crollo della trentacinquennale dittatura di Porfirio Diaz, la breve assunzione al potere e l'assassinio di Francisco Madero e la rivolta di Venustiano Carranza e Pacho Villa contro il nuovo dittatore Huerta.
Juan Miranda è un messicano sanguigno, estroverso, pronto alla rivoluzione se questa potrà coronare il sogno di tutta la sua vita: la ricchezza; John è un irlandese specialista in esplosivo, un uomo chiuso, introverso, che ha lasciato l'Irlanda per le sue idee rivoluzionarie e che non riesce a rimanere insensibile ai fermenti che illuminano la marea dei diseredati messicani; il dottor Villega è un capo rivoluzionario, intellettuale, però un disadattato per il terrore fisico delle torture che lo renderanno vile davanti ai suoi aguzzini avversari politici. Questi sono i protagonisti del film, girato con abilità dal grande "padre" del western italiano. Il film si avvale di sequenze altamente spettacolari, come il crollo di un ponte di pietra lungo 70 metri, e lo scontro tra due treni.
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