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Mon oncle Benjamin [Mio zio Beniamino, l'uomo dal mantello rosso] (1970)

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Mon oncle Benjamin [Mio zio Beniamino, l'uomo dal mantello rosso] (1970)



Regia/Director: Edouard Molinaro
Soggetto/Subject: opera
Sceneggiatura/Screenplay: André Couteaux, Jean-François Hauduroy, Edoaurd Molinaro
Interpreti/Actors: Jacques Brel (Beniamino), Claude Jade (Manette), Rosy Varte (Bettina), Lyne Chardonnet (Arabella), Robert Dalban (albergatore), Bernard Blier (marchese De Cambyse), Paul Frankeur (dott. Minxit), Daniela Surina (marchesa De Cambyse), Carlo Alighiero (intendente del marchese), Alfred Adam (sergente), Bernard Alane (Ettore Pont-Cassé), Luce Fabiole (signora anziana), Armand Mestral (Machecourt), Paul Préboist (usciere poeta), Christiane Aurel (madame Chapelle), Jean- Pierre Lamy (Vallembreuse), Dominique de Keuchal (piccol Gaspard), Gérard Boucaron (monsieur Fata), Regine Motta (madame Fata), Christine Aurel (signora Chapelle), Véronique Véran (Claudine), Monique Dérieux (ragazzina), Jacques Provins (domestico di Minxit), Jean-Pierre Lamy (Vallombrosa), Paul Gay (paggio), Yvon Sarray (marito), Dominique de Keuchel (Gaspard), Pippo Merisi (Bonteint), Henri Guégan (domestico), Jean-Louis Tristan (sergente), Guy Delorme, Eric Vasberg
Fotografia/Photography: Alain Levent
Musica/Music: Jacques Brel, François Raubert
Costumi/Costume Design: Georgette Fillon, Jacques Fonteray
Scene/Scene Design: François de Lamothe
Montaggio/Editing: Robert Isnardon, Monique Isnardon
Produzione/Production: Euro International Films, S.N.E. Gaumont, Paris
Distribuzione/Distribution: Euro International Films
censura: 56006 del 24-04-1970
Altri titoli: Mio zio Beniamino, l'uomo dal mantello rosso, The Amourous Adventures of Uncle Benjamin, Der Mann im roten Rock
Trama: Nella provincia francese prerivoluzionaria si snodano le avventure dolci-amare di Beniamino, cerusico, gran bevitore e donnaiolo, nonché bravissima persona, e degli amici buontemponi come lui. Beniamino cura gratis i poveri, adotta i derelitti, sfida i nobili e i potenti, ma è pronto a diventare amico di questi ultimi purché dimostrino di aver sangue blu anche nel cuore e nel cervello. Così, nel momento chiave delle sue numerose avventure, lo vediamo favorire l'amore della fanciulla che gli sarebbe destinata con il più adatto giovane visconte, e d'altra parte punire severamente il grasso marchese che lo ha offeso. Alla fine, con la ragazza che da sempre vuol fargli mettere la testa a partito e col figlio adottivo, andrà lontano, ma pieno di ottimismo. Sempre piacevole, sostenuto da un dialogo felicemente realistico e dalla vena costante di tutti i suoi interpreti, l'ultimo film di Molinaro inserisce temi illuministici in una narrazione godibile.

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