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Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970)

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Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970)



Regia/Director: Elio Petri
Soggetto/Subject: Elio Petri, Ugo Pirro
Sceneggiatura/Screenplay: Elio Petri, Ugo Pirro
Interpreti/Actors: Gian Maria Volonté ("dottore"), Florinda Bolkan (Augusta Terzi), Gianni Santuccio (questore), Orazio Orlando ("Biglia"), Sergio Tramonti (Antonio Pace), Arturo Dominici (Mangani), Massimo Foschi (sig. Terzi), Vittorio Duse (Canes), Aldo Rendine (Nicola Panunzio), Aleka Paizy (cameriera del "dottore"), Fulvio Grimaldi, Ugo Adinolfi, Gino Usai (due "fermati"), Franco Marletta, Giacomo Bellini, Giuseppe Terranova, Roberto Bonanni, Vincenzo Falanga (Pallottella), Salvo Randone ('idraulico), Pino Patti, Giuseppe Licastro, Filippo De Gara (agente all'interrogatorio)
Fotografia/Photography: Luigi Kuveiller
Musica/Music: Ennio Morricone
Costumi/Costume Design: Angela Sammaciccia
Scene/Scene Design: Carlo Egidi
Montaggio/Editing: Ruggero Mastroianni
Suono/Sound: Mario Bramonti
Produzione/Production: Vera Film
Distribuzione/Distribution: Euro International Films
censura: 55475 del 06-02-1970
Altri titoli: Investigation of a Citizen Above Suspicion, Enquête sur un citoyen au-dessus de tout soupçon, Ermittlungen gegen einen über jeden Verdacht erhabenen Bürge
Trama: Il luogo degli incontri è un appartamento arredato con un gusto decadente, vagamente dannunziano, ove domina lo stile liberty. Lei non usa indumenti intimi, lui è un dirigente della Questura centrale che ama ricostruire con lei i più efferati e torbidi delitti, pane quotidiano del suo mestiere. Ma la donna lo insulta, gli grida in faccia. "Sei un bambino!" Per lui, il "dottore", che spazza via con una sola occhiata un intero corridoio di funzionari ossequienti, questo è troppo. Durante un amplesso taglia la gola della donna con una lametta. E mica si cura di far sparire ogni traccia che potrebbe comprometterlo. Anzi, a bella posta, ne lascia alcune: le impronte delle scarpe, un filo della cravatta, ecc. Le indagini brancolano nel buio; il marito di Augusta, la vittima, è chiaramente innocente. A gridare in faccia al "dottore" : "Tu sei l'assassino", sarà un contestatore. E' troppo: l'integerrimo tutore della legge si autoaccusa. Ma sarà punito? Kafka ci ammonisce sulla intangibilità e imperscrutabilità del "servo della legge".

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