Vivi o preferibilmente morti (1969)
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Regia/Director: Duccio Tessari Soggetto/Subject: Ennio Flaiano Sceneggiatura/Screenplay: Giorgio Salvioni, Duccio Tessari Interpreti/Actors: Giuliano Gemma (Monty Mulligan), Nino Benvenuti (Ted Mulligan), Sydne Rome (Rossella Scott), Chris Huerta (Jim), Antonio Casas (Barnes), Julio Peña (dottore), Georges Rigaud (mr. Scott, padre di Rossella), Brizio Montinaro, Arturo Palladino Fotografia/Photography: Manuel Rojas Musica/Music: Gianni Ferrio Costumi/Costume Design: Danda Ortona Scene/Scene Design: Tony (Antonio) ortes, Ramiro Gomez Montaggio/Editing: Mario Morra Suono/Sound: Claudio Maielli Produzione/Production: Compagnia Finanziaria Cinematografica, Ultra Film, Hesperia Films, Madrid Distribuzione/Distribution: Interfilm censura: 54515 del 06-09-1969 Altri titoli: Vivos o, preferiblemente, muertos, Chevauchée vers l'Ouest, Friss oder stirb Trama: Gemma e Benvenuti, ambedue sportivi (chi più, chi meno) e amici nella vita, diventano fratelli sullo schermo. Il primo era già stato inventato - cinematograficamente parlando - dal regista Tessari; il quale ora ritenta l'operazione con Benvenuti, che è già un personaggio popolare e ha un viso, se non da attore, almeno capace di ispirare una cordiale simpatia. Naturalmente lo spettacolo ha come condizione una certa ironia che convinca lo spettatore a stare al gioco.
Quindi la vicenda vede un fratello buono, contadino e lavoratore, messo nei guai dall'arrivo di un fratello più vivace, se non cattivo: bene o male si mettono in affari, riescono a catturare un ostaggio dal quale sperano di ricavare un grosso riscatto e invece si trovano tra i piedi una ragazza bella si, ma incredibilmente stupida, la cui unica aspirazione è di essere sposata. Per liberarsene perdono tutto e dopo molte liti e un numero infinito di pugilati, ritrovano la pace e l'affetto fraterno.
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