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Vedo nudo (1969)

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Vedo nudo (1969)



Regia/Director: Dino Risi
Soggetto/Subject: Ruggero Maccari, Dino Risi, Fabio Carpi, Bernardino Zapponi
Sceneggiatura/Screenplay: Ruggero Maccari
Interpreti/Actors: Nino Manfredi (professor Capopardo), Nino Manfredi (Angelo Perfili), Nino Manfredi (Ercole/Ornella), Nino Manfredi (guardone), Nino Manfredi (tecnico del telefono), Nino Manfredi (Maurizio), Nino Manfredi (Nanni), Sylva Koscina (se stessa), Nerina Montagnani (vecchia contadina), Enrico Maria Salerno (Carlo Alberto Rinaudo), Véronique Vendell (Manuela), Umberto D'Orsi (Federico), Fabiola (gatto), Edda Ferronao (Orlandina), Marcello Prando (Marcello), Giancarlo Badessi (intervistatore alla TV), Daniela Giordano (Luisa), John Karlsen (professore della clinica), Bruno Boschetti, Giulio Spadea, Jacques Stany (infermiere)
Fotografia/Photography: Sandro D'Eva, Erico Menczer
Musica/Music: Armando Trovajoli
Costumi/Costume Design: Ezio Altieri
Scene/Scene Design: Luciano Ricceri
Montaggio/Editing: Alberto Gallitti
Suono/Sound: Vittorio Massi, Ludovico Scardella
Produzione/Production: Dean Film, Juppiter Generale Cinematografica
Distribuzione/Distribution: Titanus
censura: 53689 del 11-04-1969
Altri titoli: Une poule, un train et quelques monstres, Visiones de un italiano moderno, La diva, Udienza a porte chiuse, Ornella, Il guardone, L'ultima vergine, Motrice mia!, Vedo nudo
Trama: L'italiano di oggi è martellato dal sesso, condizionato dal sesso, reso nevrotico dal sesso. Su questo tema Dino Risi ha costruito un film che rinverdisce la tradizione del genere ad episodi, ma che si rivela anche unitario sia per il tema, sia per il protagonista (un Manfredi in ottima forma), sia perché la mano del regista è sempre tanto lieve quanto efficace. Il tema, sia pure in chiave satirica, era difficile. Ma Risi è riuscito a non scivolare mai nel cattivo gusto. Gli episodi riguardano un pubblicitario di grande successo che vede nude tutte le donne che incontra; un tranquillo avvocato che riesce a provare il piacere dell'amore solo sdraiandosi sui binari, un maniaco assassino (che non lo è poi tanto), un timido impiegato che si finge donna, un contadino "fidanzato" con la sua gallina, un'avvenente diva per la cui colpa gli uomini lasciano morire un ferito, e un "guardone", che invece delle donne contempla se stesso. C'è da divertirsi senza vergogna.

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