Satyricon (1969)
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Regia/Director: Gian Luigi Polidoro Sceneggiatura/Screenplay: Rodolfo Sonego Interpreti/Actors: Ugo Tognazzi (Trimalcione), Tina Aumont (Circe), Aldo Caponi [Don Backy] (Encolpio), Mario Carotenuto (Eumolpo), Franco Fabrizi (Ascilto), Graziella Granata (Antonia), Valerie Lagrange (Trifena), Francesco Pau (Citone), Marguerite Boulware, Clara Colosimo, Ermelinda De Felice, Gustavo D'Arpe, Leopoldo Valentini, Corrado Olmi, Franco Gulà, Piero Gerlini, Toni Di Leo, Tiffany Hooyveld, Tito Leduc, Franco Leo, Mirella Panfili, Alfredo Rizzo, Renato Terra Caizzi, Eivira Paoloni, Paola Tedesco, Amerigo Tot, Roy Bosier Fotografia/Photography: Benito Frattari Musica/Music: Carlo Rustichelli Costumi/Costume Design: Veniero Colasanti Scene/Scene Design: Flavio Mogherini Montaggio/Editing: Giancarlo Cappelli Suono/Sound: Eraldo Giordani Produzione/Production: Arco Film (1960), Cineriz Distributori Associati Distribuzione/Distribution: Cineriz censura: 53435 del 25-03-1969 Altri titoli: Die Degenerierten Trama: Sequestrato dopo quattro giorni di programmazione durante i quali aveva fatto registrare un clamoroso successo di pubblico, "Satyricon" di Polidoro è il primo dei due film italiani dedicati al capolavoro di Petronio Arbitro. E va detto che a quel po' che ci resta dell'opera il film è senz'altro fedele. Narra del viaggio da Roma a Baia di Encolpio e Ascilto, due giovani intellettuali in vacanza, diretti alla villa dello zio di Encolpio, Anneo Mela. E proprio nella villa, i cui proprietari sono stati trucidati dai pretoriani, trovano Gitoni, il bellissimo schiavetto superstite, che diviene il loro compagno. Con Gitone vivono la favolosa cena da Trimalcione, e per Gitone si dividono. Ascilto, dopo molte avventure, sarà ucciso, Encolpio ritroverà la virilità perduta, ma non Gitone strappatogli dalla morte. Mille altri episodi, incontri, avventure, fanno del "Satyricon" uno specchio ora grottesco ora dolente dell'antica Roma. |
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