Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della Clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969)
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Regia/Director: Luciano Salce Soggetto/Subject: Alberto Sordi, Sergio Amidei Sceneggiatura/Screenplay: Alberto Sordi, Sergio Amidei Interpreti/Actors: Alberto Sordi (Guido Tersilli), Ida Galli [Evelyn Stewart] (Anna Maria Tersilli), Pupella Maggio (Antonietta Parisi), Claudio Gora (prof. De Amatis), Alessandro Cutolo (comm. Valentano), Nanda Primavera (madre di Guido), Gino Lavagetto (dott. Cremona), Ira Fürstenberg (dott.ssa Olivieri), Marco Tulli (portiere), Sandro Merli (prof. Drufo), Sandro Dori (un medico), Giovanni Nuvoletti (prof. Azzerini), Marisa Fabbri (una suora), Patrizia De Clara (suor Pasqualina), Filippo De Gara (altro medico), Johanna Knox, Claudia Giannotti, Laura De Marchi, Antonella Della Porta, Franca Sciutto, Franco Abbina, Adriano Amidei Migliano, Paolo Paoloni, Gennaro Masino Fotografia/Photography: Sante Achilli Musica/Music: Piero Piccioni Costumi/Costume Design: Bruna Parmesan Scene/Scene Design: Franco Bottari Montaggio/Editing: Sergio Montanari Suono/Sound: Vittorio Massi, Franco Bassi Produzione/Production: San Marco (1955) Distribuzione/Distribution: Euro International Films censura: 55178 del 19-12-1969 Altri titoli: Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della Clinica Villa C Trama: Quando un film è straordinariamente baciato dalla fortuna, come "Il medico della mutua", il suo seguito, e in certi casi le sue parodie, sono d'obbligo. Ma in questa occasione bisogna dar atto alla produzione di non essersi limitata a realizzare una comoda "seconda puntata"; d'aver cercato al contrario nel personaggio di Tersilli nuovi e più profondi significati umani, frutto di situazioni satiricamente ancor più approfondite che nel film precedente. Di conseguenza, mentre risata e divertimento tornano con puntualità, la commedia diventa grottesca, l'indagine sul mondo della medicina si fa più graffiante, i personaggi di contorno godono di maggiori sfaccettature.
Il merito d'un successo di questo genere va anche a Salce, che ha impresso alla carriera di Tersilli il timbro inconfondibile del suo dissacrante umorismo; e naturalmente a Sordi, che ha arricchito il personaggio sia in malizia che in umanità.
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