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La monaca di Monza (1969)

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La monaca di Monza (1969)



Regia/Director: Eriprando Visconti
Soggetto/Subject: Giampiero Bona, Eriprando Visconti
Sceneggiatura/Screenplay: Giampiero Bona, Eriprando Visconti
Interpreti/Actors: Anne Heywood (Virginia De Leyva), Antonio Sabàto (Giampaolo Osio), Hardy Krüger (don Paolo Arrigone), Tino Carraro (monsignor Barca), Luigi Pistilli (conte De Fuentes), Anna Maria Alegiani (suor Ottavia), Margherita Lozano (suor Benedetta), Giovanna Galletti (suor Angela), Caterina Boratto (suor Francesca), Renzo Giovampietro (vicario del tribunale), Laura Belli, Maria Michi, Rita Calderoni, Pier Paolo Capponi, Giulio Donnini, Francesco Carnelutti, Michel Bardinet, Carla Gravina (Caterina da Meda), Maria Tedeschi (suor Ippolita)
Fotografia/Photography: Luigi Kuveiller
Musica/Music: Ennio Morricone
Costumi/Costume Design: Danilo Donati
Scene/Scene Design: Flavio Mogherini
Montaggio/Editing: Sergio Montanari
Suono/Sound: Carlo Palmieri
Produzione/Production: Clesi Cinematografica, Finanziaria San Marco
Distribuzione/Distribution: Euro International Films
censura: 53282 del 22-02-1969
Altri titoli: The Lady of Monza, The Nun of Monza, La religieuse de Monza, Die Nonne von Monza
Trama: La storia della tragica suora ha conosciuto negli ultimi anni una improvvisa fortuna in seguito alla pubblicazione di studi storici basati sugli atti del processo. Dal Manzoni sapevamo che era stata rinchiusa a forza in convento: dallo stesso scrittore e dagli studiosi abbiamo appreso che Suor Virginia ebbe un amante, Paolo Osio, che tenne nascosto nello stesso monastero di cui era superiora; da costui ebbe una figlia. Ma Paolo, già colpevole di assassinio, uccide una giovane monaca e i segreti del convento vengono a galla, rivelati dal confessore. Osio finirà ucciso e Virginia condannata ad essere murata viva. Il film di Eriprando Visconti rivela un atteggiamento moderno nell'affrontare la Storia: rigore, fedeltà ai fatti, secchezza anche là dove gli avvenimenti porterebbero facilmente verso il melodramma. Impresa non facile con personaggi tanto ricchi di passioni, vissuti in epoche truci e violente. Il prezioso lavoro di ricostruzione, sia dei fatti che degli ambienti, li riconduce su un piano più commosso e umano.

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