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Zbehovi a pútnici [Il disertore e i nomadi] (1969)

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Zbehovi a pútnici [Il disertore e i nomadi] (1969)



Regia/Director: Juro Jakubisko
Sceneggiatura/Screenplay: Ladislav Tazky, Juro Jakubisko, Karol Sidon, Paola Rugiero
Interpreti/Actors: Mikulas Ladizinsky, Jana Stenhova, Augustin Kubán, Helena Gorova, Magda Vasaryova, Alexandra Sekulova, Olga Adamcikova, Katarina Tekelova, Olga Vronska, Samuel Adamcik, Ferenc Gejza, Vaclav Kovarik, Frantisek Peto, Mikulas Cincula, Emanuel Slachta, Ivan Krivosudsky, Peter Debnar, Ludovit Reiter, Jan Gubala, Gejza Sedlak, Ivan Macho, Frantisek Vildi, Jozef Krepela, Gejza Spisak, Alexander Kautnik, Jan Svec, Albert Pagac, Jurai Kurura, Jan Jakubi, Inka Gogalova, Roman Ondreas
Fotografia/Photography: Juro Jakubisko
Musica/Music: Stepan Konicek
Costumi/Costume Design: Helena Anyzova
Scene/Scene Design: Ivan Vanicek, Olga Maiova
Montaggio/Editing: Maximilian Remen, Mario Morra
Suono/Sound: Alexander Pallós, Alberto Bartolomei
Produzione/Production: Compagnia Cinematografica Champion, Ultra Film, Ceskoslovensky Film, Koliba Film Studio, Bratislava
Distribuzione/Distribution: C.E.I.A.D.
censura: 54685 del 02-10-1969
Altri titoli: Il disertore e i nomadi, The Deserter and the Nomads, The Deserter and the Nomads
Trama: Juro Jakubisko è oggi probabilmente il più importante regista del nuovo cinema cecoslovacco, e comunque - evitando graduatorie - una tra le personalità di maggior spicco del cinema mondiale. Opportuna e quanto mai utile quindi la distribuzione dei suoi film in Italia, ed indispensabile, per un pubblico avido di buon cinema, la loro frequentazione. Ciò premesso, diremo che "Disertore e nomadi", datato 1968, è un affresco di vasto respiro, che parte da aspre pennellate di vita contadina per arrivare alla distruzione cosmica, e ciò - attraverso episodi che hanno sempre il pregio della presa emozionale e spettacolare - componendo un tutto unico, l'espressione del mondo del regista anelante alla giustizia e alla spiritualità, atterrito di fronte alla violenza, appassionato degli uomini e pessimista sul loro avvenire. Un film, questo, da non raccontare, ma da non perdere. Aspettiamo con ansia la distribuzione di altri film di Jakubisko, da "Uccellini, orfani e pazzi" all'ultimo: "Arrivederci, all'inferno".

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