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L'alibi (1969)

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L'alibi (1969)



Regia/Director: Adolfo Celi, Vittorio Gassman, Luciano Lucignani
Soggetto/Subject: Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Luciano Lucignani
Sceneggiatura/Screenplay: Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Luciano Lucignani
Interpreti/Actors: Vittorio Gassman (Vittorio), Adolfo Celi (Adolfo), Luciano Lucignani (Luciano), Tina Aumont (Filli), Franco Giacobini (Luca), Jovanna Knox (contessa), Ines Kummernis (moglie di Adolfo), Grande Otello (tranviere), Marcia Rodriguez (Gracia), Lina Sadun (madre di Vittorio), Vincenzo Sartini (Enrico), Silvana Venturelli (Paola), Ugo Adinolfi, Alessandro Jovine, Guglielmo Pogliani, Sergio Masieri, Bruno Barberino, Sandro Mondini, Aldo Danieli, Elisa Pancrazi, Anna De Luca, Mirella Panfili, Ernesto Dentoni, Biagio Pelligra, Francesco De Nardis, Vittorio Ripamonti, Mario Giorgetti, Renzo Rossi, Alberto Ruffini, Juliette Mayniel (ragazza alla festa), Alberto Moravia (se stesso), Oscar Brazzi (se stesso)
Fotografia/Photography: Stelvio Massi
Musica/Music: Ennio Morricone
Montaggio/Editing: Mariano Arditi
Suono/Sound: Leopoldo Rosi
Produzione/Production: Vides Cinematografica di Franco Cristaldi, Ital-Noleggio Cinematografico
Distribuzione/Distribution: I.N.C. Ital-Noleggio Cinematografico
censura: 53921 del 22-01-1969
Trama: Film singolare: i suoi tre autori ne sono anche interpreti, e nelle vicende narrate - amalgamate peraltro come un film tutto unito - entrano anche le vite private, gli autentici sentimenti, i problemi che riguardano non solo gli autori, ma un'intera generazione. Gassman, Celi e Lucignani, infatti, prendendo spunto per un "redde rationem" dal ritorno in Italia di Celi per quindici anni vissuto in Brasile, fanno una specie di consuntivo delle loro vite, si esaminano, si criticano, si insultano, coprendo sempre più o meno trasparenti fallimenti con quell'"alibi" invisibile (l'amico migliore chiuso in manicomio) grazie al quale giustificano, a se stessi e agli altri, i loro errori, le loro inquietudini. Il tutto in un impasto comico-drammatico di autentica presa psicologica, che invita lo spettatore, oltre a godersi il migliore e più completo Gassman, a un ripensamento, a un modo migliore di intendere la vita.

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