L'homme qui valait des milliards [L'uomo che valeva miliardi] (1967)
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Regia/Director: Michel Boisrond Soggetto/Subject: opera Sceneggiatura/Screenplay: Michel Lebrun, Angelo Vecchio Verderame, Annette Wademant Interpreti/Actors: Frédéric Stafford (Sarton), Raymond Pellegrin (Novak), Peter Van Eyck (Muller), Anny Duperey (Barbara), Jean Franval (Larrieux), Sarah Stéphane (Monique), Christian Barbier (Carl), Henri Czarniak (Mario), Sylvain Levignac [Sylvain] (Georges), Jacques Dynam (Loulou), Jess Hahn (Henry), Henri Lambert (carceriere), Nicole Debonne, André Badin, Bernadette Robert (Juliette) Fotografia/Photography: Raymond Lemoigne, Marcel Grignon Musica/Music: Georges Garvarentz Scene/Scene Design: Henri Sonois Montaggio/Editing: Claudine Bouché Suono/Sound: Julien Coutellier Produzione/Production: C.M.V. Produzione Cinematografica, France Cinéma Production, Paris Distribuzione/Distribution: Paramount censura: 50236 del 08-11-1967 Altri titoli: Million Dollar Man, L'uomo che valeva miliardi, Der Goldene Schlüssel Trama: La storia comincia con un'evasione dal carcere della Santé. I due fuggitivi tuttavia non ricuperano la libertà: usciti dal carcere cadono nelle mani di una banda, capeggiata da un tedesco, che vuol sapere dove si trova un carico di dollari stampati dai nazisti durante la guerra. Il bottino è scomparso in Africa, dove i due complici, sfuggiti alla seconda prigionia intendono dirigersi. Strani complici: poiché uno è il depositario del segreto, l'altro non è che un agente americano incaricato di scoprirlo: Andrà bene per tutti e due; l'agente distruggerà i dollari falsi e l'ergastolano sarà graziato.
I film ispirati alla ricerca di un tesoro nascosto, quasi sempre frutto di una rapina o di un imbroglio, si stanno moltiplicando. E' una formula adottata con pari disinvoltura dal western come dal moderno poliziesco-spionistico. Boirond, già autore di maliziose commedie con Brigitte Bardot, sa usarla con notevole abilità.
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