Playtime [Playtime] (1968)
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Regia/Director: Jacques Tati Soggetto/Subject: Jacques Tati Sceneggiatura/Screenplay: Jacques Tati Interpreti/Actors: Jacques Tati, Barbara Dennek, Reinhart Kolldehoff, Yves Barsacq, Jacqueline Lecomte, John Abbey Fotografia/Photography: Jean Badal, Andréas Winding Musica/Music: Francis Lemarque Scene/Scene Design: Eugène Roman Montaggio/Editing: Gérard Pollicand Produzione/Production: Jolly Film, Specta Films, Paris Distribuzione/Distribution: U.N.I.D.I.S censura: 51141 del 28-03-1968 Altri titoli: Playtime (Tempo di divertimento), Tatis herrliche Zeiten Trama: Dopo "Giorno di festa", "Le vacanze di Monsieu Hulot", "Mio zio", ecco finalmente, dopo quattro anni di attesa, il quarto film di Tati, uno dei pochi, autentici comici della storia del cinema. Il film è ambientato in un quartiere ultramoderno che potrebbe trovarsi indifferentemente a Londra, a Berlino, a New York, ma è a Parigi per i continui, patetici richiami alla città autentica: la Torre Eiffel, il Sacro Cuore, Pigalle. Filo conduttore è la lunga teoria di anonime turiste americane dagli incredibili cappellini fioriti, che compiono un assurdo giro turistico in luoghi standardizzati. Prima l'edificio dell'aeroporto che potrebbe anche essere una clinica, poi un palazzo per uffici agghiacciante per la sua funzionalità, e una mostra di incredibili apparecchi elettrodomestici. Dopo una breve sosta nella casa di vetro di un vecchio commilitone, ecco la lunga sequenza del ristorante nuovo, ma dove la funzionalità è un bluff. All'unica giovane turista resterà però il foulard "parigino" regalatole dal sig. Hulot. |
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