¿Quién grita venganza? [I morti non si contano] (1968)
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Regia/Director: Rafael Romero Marchent [Rafael R. Marchent] Soggetto/Subject: Marco Leto, Vittorio Salerno Sceneggiatura/Screenplay: Marco Leto, Vittorio Salerno, Rafael Romero Marchent [Rafael R. Marchent] Interpreti/Actors: Antonio De Teffé [Anthony Steffen] (Fred), Mark Damon (John), María Martín (vedova Reed), Luis Induni (Steve Rodgers), Piero Lulli (Bob, lo sceriffo), Dianik Zurakowska (Elisabeth Forrest), Raffaele Baldassarre [Raf Baldassarre], Bartha Barry, Alfonso De La Vega, Miguel S. Del Castillo, Guillermo Mendez, Miguel Asins Arbò, Giovanni Petti, Jesus Guzman, José Marco, Fabian Conde, Carlos R. Marchent, Luis Barboo Fotografia/Photography: Aldo Ricci Musica/Music: Marcello Giombini Scene/Scene Design: Jaime Perez Cubero, José Luis Galicia Montaggio/Editing: Antonio Gimeno Produzione/Production: Tritone Filmindustria Roma, Coop. Cine España, Madrid, Coop. Copercines, Madrid Distribuzione/Distribution: Indipendenti Regionali censura: 52803 del 26-11-1968 Altri titoli: I morti non si contano, Los muertos no se cuentan, Una pistola paracien ataúdes, An den Galden, Bastardo Trama: Ancora un western in chiave ironica, che è forse la più appropriata quando non si può affrontare la rigorosa e impegnativa ricostruzione ambientale. Del resto il film non trascura il lato avventuroso e oltre a spargere cadaveri a piene mani, come vuole il titolo, infila complicazioni e colpi di scena in continuazione, senza lasciar respiro. Ma si tratta di un incalzare di situazioni che attrae l'attenzione in modo piacevole, senza dare alla violenza un tono drammatico.
Lo spunto alla vicenda è dato dai consueti "bounty killers", questa volta alla caccia di due fuorilegge. Il cattivo che sta nell'ombra a muover le fila è uno speculatore immobiliare, che, corrotto lo sceriffo del luogo e fattolo suo complice, vuol costringere con la forza i coloni ad abbandonare la zona. I due fuorilegge sono ai suoi ordini. Saranno i nostri a por fine all'indegna situazione, risanando i torti e riportando l'ordine nel paese.
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